Cremonese-Bari, l’analisi: Nasti fa… il Diaw, Mignani azzecca moduli e interpreti

L'analisi di Cremonese-Bari

Cremonese-Bari rappresenta anche il secondo episodio della rubrica dedicata all’analisi delle partite del Galletto, Il Bari a scacchi. L’obiettivo è quello di individuare in pochi punti le chiavi di volta della partita appena disputata dal Bari. Clicca qui per l’analisi di Bari-Palermo.

Per Cremonese-Bari, sono quattro i fattori degni di nota: la “resistenza” vista attraverso i numeri, la versatilità tattica mostrata durante la partita, quella dei singoli e infine il sacrificio di Marco Nasti.

Cremonese-Bari: l’insistenza dei grigiorossi, la resistenza del Bari

Non è stata la miglior partita del Bari, questo è evidente. Benché la compagine lombarda non abbia mai creato veri pericoli pericoli dalle parti di Brenno, è innegabile che Vázquez e compagni abbiano provato spesso a cercare la via della rete. A confermarlo anche Mignani in sala stampa.

Secondo i dati offerti dal noto portale Sofascore, i giocatori allenati da Ballardini hanno accumulato 25 tiri, di cui 5 nello specchio della porta, 13 fuori e 7 bloccati, contro i 7 totali della squadra di Mignani, di cui il solo gol di Sibilli nello specchio. La Cremonese ha accumulato il 60% del possesso palla, contro il 40% del Bari; la compagine lombarda ha inoltre vinto 69 contrasti (dato spesso tenuto d’occhio dai match analyst come uno tra i più importanti della gara), tra quelli a terra e quelli aerei, contro i soli 43 dei biancorossi.

Infine, il gioco ha stazionato nel terzo di campo di Bari per il 40% dello svolgimento della partita, contro il 22% nel terzo di campo cremonese. Dati che avvalorano la vittoria del Bari come una prestazione di resistenza e umiltà che ha portato il bottino massimo.

Gol SIbilli
Copyright: SSC Bari

Cremonese-Bari: da 4-3-3 a 4-4-2, modifica decisiva per il gol

C’era curiosità attorno alla sistemazione tattica del Bari. Per la prima volta, Gregorio Morachioli e Peppe Sibilli, due calciatori potenzialmente simili per movimenti e zone di campo occupate, venivano schierati contemporaneamente sul terreno di gioco, con Nicola Bellomo come altro elemento offensivo.

La squadra di Mignani è partita con un 4-3-3 che vedeva Maiello vertice basso, con Bellomo mezzala destra e Benali mezzala sinistra, mentre in attacco Sibilli partiva da destra, Morachioli da sinistra e Nasti punta centrale, quantomeno in fase di possesso. Intorno alla mezz’ora, le telecamere hanno inquadrato un Mignani gesticolante, che indicava di passare al 4-4-2: Bellomo scivolava così a destra, Morachioli a sinistra e Sibilli si accentrava accanto a Nasti.

Da questo aggiustamento nasce il gol della vittoria: Morachioli attacca la profondità sulla sinistra e serve con un mancino dolcissimo Sibilli all’ingresso dell’area di rigore. L’ex Sicula Leonzio, avvantaggiato dalla posizione centrale nella quale era stato risistemato, colpisce con un destro sul palo lontano e porta in vantaggio i suoi. Scacco matto.

Sibilli Cremo Bari
Copyright: SSC Bari

Cremonese-Bari: quanta versatilità per i biancorossi

Se hai limoni fanne una limonata, dice il detto. Ancora una volta, Michele Mignani ha saputo fare le nozze con i fichi secchi, lavorando bene con i giocatori a disposizione e leggendo la partita con intelligenza, sebbene spesso venga accusato del contrario.

La prima sostituzione arriva poco dopo l’ora di gioco: fuori Bellomo, dentro Pucino. Il cambio farebbe pensare ad una scelta difensivista: passare ad una difesa a 5 vorrebbe dire abbassarsi e servire il fianco all’offensiva grigiorossa. Invece Mignani rimane al 4-4-2, alzando un disponibilissimo Dorval ala destra.

Stessa cosa dicasi per i cambi ad un quarto d’ora dalla fine: Koutsoupias e Faggi sostituiscono Benali e Morachioli. Se il primo cambio è un classico ruolo su ruolo, il secondo vede Faggi disimpegnarsi da ala sinistra. Mignani ha provato il centrocampista ex Imolese largo già in pre-campionato, ma vederlo in quella posizione anche durante la stagione è un ulteriore segnale di disponibilità che merita un plauso.

Infine, il cambio Sibilli-Edjouma ha visto il francese essere impiegato – accanto a Scheidler – nella coppia d’attacco. Si è molto parlato in questi giorni della duttilità del nuovo acquisto biancorosso, che nasce metodista ma si evolve da mezzala o trequartista: chissà se Mignani non possa impiegarlo anche nel duo offensivo.

Mignani
Copyright: SSC Bari

Cremonese-Bari: Nasti fa…il Diaw

Nella prima uscita contro il Palermo, abbiamo sottolineato come, nei pochi minuti condivisi sul terreno di gioco, Davide Diaw si occupasse di proteggere palla mentre Marco Nasti giocava quasi unicamente fronte alla porta.

Nella partita di Cremona, vista l’assenza dell’attaccante ex Monza, Nasti si è dovuto sobbarcare il lavoro del compagno di squadra: si è visto spesso il centravanti scuola Milan ripulire palloni spalle alla porta per far salire la squadra, lavorando di fisico contro gli esperti Ravanelli e Bianchetti. Inoltre, in fase di non possesso, Nasti si è posizionato da ala destra, occupandosi di profondi ripiegamenti difensivi, mentre Sibilli fungeva da terminale offensivo esonerato della fase di pressing.

È anche per questo motivo se al Bari è mancata profondità nella sfida di ieri: come sottolineato nella preview, i difensori centrali della Cremonese sarebbero potuti essere attaccati alle spalle vista la loro lentezza sui primi passi, ma il numero 9 del Bari è stato sfiancato dal duro lavoro precedente.

Nasti
Copyright: SSC Bari

 

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By Gianluca Losito

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