Terza partita in 7 giorni per i ragazzi di Moreno Longo, per un frizzante Sampdoria-Bari dalle 18:00 al Ferraris. Dopo la sconfitta di Modena e il pareggio acciuffato in extremis contro il Sassuolo il calendario propone uno scontro sorprendentemente di bassa classifica contro la Sampdoria. I blucerchiati, freschi di cambio in panchina, condividono con i biancorossi un rendimento assai deludente, soprattutto se relazionato alle ingenti spese fatte sul mercato.
Il nuovo tecnico, Andrea Sottil, ha avuto in carico la squadra ieri mattina, con la possibilità di effettuare un paio di allenamenti (compresa la rifinitura) prima del match in programma oggi alle 18. Risulta dunque difficile prevedere che Samp scenderà in campo contro il Bari, ma allo stesso tempo è facile ipotizzare che Sottil non stravolgerà il sistema adottato da Pirlo nelle prime tre gare di campionato. Inoltre, dispone di giocatori di livello così elevato da non richiedere strutture di gioco particolarmente sofisticate o calibrate sulle proprie caratteristiche per rendere al meglio. L’esempio di Coda e Tutino è emblematico: nonostante una squadra in grande affanno, la loro coesistenza ha già prodotto grandi momenti di calcio.
Come potrebbe giocare la Sampdoria contro il Bari?
Nelle prime 3 partite la Sampdoria è sempre scesa in campo con un 352 piuttosto riconoscibile nello sviluppo del gioco, seppur le mansioni affidate ai giocatori fossero diverse anche tra compagni di reparto. Ad esempio, sia Benedetti che Akinsanmiro avevano compiti ben differenti da quelli assegnati a Bellemo, l’altra mezzala schierata. Mentre ai primi era richiesto di alzarsi a ridosso degli attaccanti per riempire l’area di rigore e impegnare la difesa avversaria, Bellemo doveva agire come secondo costruttore al fianco di Yepes. In alternativa, specialmente a Frosinone, lo abbiamo visto allargarsi sulla sinistra per consentire a Ioannou di alzarsi e al difensore in possesso di cercare la punta che veniva incontro a cucire il gioco.
Nonostante in fase di possesso si siano viste trame ben congegnate – soprattutto grazie al talento di Coda e Tutino -, la Sampdoria ha denunciato grossi limiti senza palla. Nello specifico, sembrava mancare coesione sia spaziale che concettuale tra i vari reparti. Contro il Frosinone, la squadra di Vivarini ha avuto vita facile nell’innescare le proprie mezze punte tra il centrocampo e la difesa doriana; contro la Salernitana invece. le azioni di pressing, sporadiche e scoordinate, di Coda e Tutino non essendo seguite con il timing giusto da centrocampo e difesa sfilacciavano la squadra facilitando ai padroni di casa la gestione del pallone.
È plausibile che Sottil cerchi di ovviare a queste difficoltà approntando una strategia più conservativa. Le risorse non mancano: a centrocampo potrebbe rientrare un mediano dinamico come Vieira, la linea difensiva potrebbe essere irrobustita da Alex Ferrari e sulla destra, piuttosto che vedere contemporaneamente due esterni con velleità offensive come Ioannou e Depaoli, potrebbe tornare tra i titolari Lorenzo Venuti.
Se invece dovesse essere riconfermata la difesa a 3 composta da Veroli, Romagnoli e Bereszynski, il Bari, sfruttando la presenza di Lasagna e Novakovich, potrebbe mettere in seria difficoltà un reparto non sempre inappuntabile nella difesa dell’area di rigore. Le difficoltà nel gestire le combinazioni tra Simy e gli esterni sono lì a dimostrare tutti i limiti di una struttura difensiva perforabile.
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