Cosa aspettarsi da Cremonese-Bari

Il FOCUS su Cremonese-Bari

Con questo pezzo inauguriamo una rubrica che sarà incentrata sulle preview tattiche delle gare di campionato del Bari, che ci accompagnerà nelle ore precedenti ad ogni match e che servirà come vademecum a tutti coloro che vorranno approcciarsi all’incontro conoscendo meglio l’avversario di giornata. Iniziamo quindi con Cremonese-Bari, la prima trasferta stagionale per i biancorossi, in programma questa sera alle 20:30 allo stadio Giovanni Zini di Cremona.

Entrambe le squadre ci arrivano dopo due 0-0 alla prima giornata, maturati però in modo estremamente diverso. Il Bari, ridotto in 9 poco dopo l’ora di gioco, ha dato prova del proprio temperamento attraverso una prova gagliarda che è valsa un punto contro il Palermo; la Cremonese ha invece fornito una prova opaca contro un Catanzaro che per lunghi tratti del match si è fatto preferire ai padroni di casa.

I biancorossi si presentano in casa della Cremonese rinvigoriti dalla prestazione nel match d’esordio ma ridotti all’osso da infortuni, squalifiche e un mercato ancora in divenire, specie nel reparto offensivo. Saranno 4 gli attaccanti a disposizione di Mignani, al netto di eventuali sorprese dell’ultimo minuto ad oggi inverosimili. I padroni di casa vivono invece una condizione meno precaria: la rosa è quasi completa, escluso lo slot del centravanti che potrebbe essere occupato da Massimo Coda e qualche altro innesto di contorno.

Limiti e qualità della Cremonese

La Cremonese è senza ombra di dubbio una delle squadre con il tasso tecnico più elevato della categoria. Oltre a confermare diversi elementi presenti in rosa già nella passata stagione – penso in primis al terzino destro Leonardo Sernicola-, il direttore sportivo Simone Giacchetta ha puntellato la rosa con giocatori esperti, dal passato importante e già rodati in questa categoria.

Il primo nome che risponde a questo identikit è sicuramente quello di Franco Vazquez, seguito a ruota dal centrocampista prelevato dall’Ascoli Michele Collocolo e da Andrea Bertolacci, rientrato in patria dopo un lungo trascorso in Turchia. A loro va aggiunto il rientro dal prestito di Luca Zanimacchia, uno dei pretoriani di Pecchia durante la stagione della promozione.

Sernicola
Copyright: US Cremonese

Il match contro il Catanzaro ha però dimostrato come Ballardini non abbia ancora trovato la quadra per far rendere al meglio questi uomini, sia per un feeling tecnico ancora da trovare tra i giocatori, che per evidenti limiti strutturali.

La Cremonese ha palesato diverse difficoltà nel reggere una trequarti composta da Zanimacchia, Vazquez e Felix Afena Gyan, perché tutti e tre non garantiscono un apporto difensivo sufficiente per ostacolare le transizioni avversarie. Nello specifico, i due esterni alternano momenti di buona applicazione ad altri in cui sono più svagati, mentre Vazquez si limita a difendere posizionalmente senza avventurarsi in azioni di pressing o in ripieghi difensivi profondi.

Nei primi minuti di gara il Catanzaro non ha avuto problemi nel ribaltare il fronte trovando Vandeputte isolato sulla sinistra, il lato di Zanimacchia, libero e con tempo a sufficienza per convergere verso il centro del campo e dialogare con i compagni. Una situazione che in chiave Bari potrebbe riproporsi grazie ai movimenti di Morachioli, abile nel garantire ampiezza e generare pericoli nei modi più disparati.

Morachioli
Copyright: SSC Bari

Anche la mediana a due Bertolacci-Abrego non ha convinto, soprattutto nella copertura dello spazio alle proprie spalle. I due difensori, Ravanelli e Bianchetti, per limiti atletici piuttosto evidenti faticavano ad accorciare le distanze tra i due reparti, quindi il Catanzaro sfruttava quei ritagli di campo sguarniti per coinvolgere Iemmello nella manovra.

L’impressione data dai primi 90 minuti stagionali è che la Cremonese voglia avere un approccio proattivo, ma che non abbia ancora trovato l’undici ideale per supportare le idee di Ballardini. Ci sono state diverse situazioni in cui il baricentro alto ha soffocato la manovra del Catanzaro e consentito alla Cremonese recuperi nella metà campo avversaria (Abrego, in questi frangenti, ha mostrato qualità interessanti), che per le caratteristiche degli attaccanti sembrano essere l’arma più efficiente per generare pericoli; ma altrettanti momenti in cui al Catanzaro bastava accelerare i ritmi della circolazione per trovare un uomo libero alle spalle della prima linea di pressione.

Le scelte di Mignani per Cremonese-Bari

Per capitalizzare questa fase di incertezza tattica della Cremonese sarebbe comprensibile la scelta di confermare il duo Maiello-Benali in cabina di regia, supportati dal nuovo innesto Koutsoupias, soluzione provata in allenamento. Tutti e tre hanno nel proprio repertorio la capacità di conservare il possesso sotto pressione (Koutsoupias sfruttando il fisico, Maiello e Benali con malizia ed esperienza) e cercare tracce verticali. Con questa conformazione si potrebbe garantire copertura alla difesa, supporto nel tentativo di arginare la fonte di gioco principale della Cremonese, ossia Franco Vazquez, e qualità a sufficienza per attivare il trio davanti.

Guardando proprio al terzetto che completerà l’undici biancorosso, a Nasti sarà richiesto un lavoro sfiancante nell’attacco della profondità per liberare quelli spazi sulla trequarti che la Cremonese fatica a coprire. Il Catanzaro, per le caratteristiche del duo Iemmello-Biasci, non ha esplorato con costanza questa soluzione, ma è possibile che l’intensità di Nasti possa creare scompensi ad una linea difensiva apparsa un po’ imbolsita.

Interessante, e potenzialmente determinate, il duello tra Zanimacchia e Ricci che andrà in scena sulla fascia sinistra del Bari. Il terzino biancorosso potrebbe sfruttare la pigrizia nei ripiegamenti dell’ex Parma per creare superiorità numerica contro Sernicola, soprattutto considerando che con una mediana a due i centrocampisti della Cremonese potrebbero faticare a scivolare sulle fasce. Al contrario, la pericolosità nell’uno contro uno di Zanimacchia potrebbe creare problemi ad un terzino che non eccelle nei duelli difensivi come Ricci.

90 minuti non sono abbastanza per farsi un’idea completa su una squadra, ma quel poco che abbiamo potuto vedere ci ha dato diverse indicazioni sui pregi e sui difetti della Cremonese e, soprattutto, su ciò che potrà riservarci Cremonese-Bari. Appuntamento a stasera.

 

 

By Giovanni Fasano

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