Corteo contro la multiproprietà, parlano i leader della Curva Nord: “Ci devono essere 2 società distinte. Strappo con i DeLa ricucibile, ecco come…”

Le parole dei leader della Curva Nord

Domani andrà in scena il corteo della Curva Nord per le strade di Bari contro la multiproprietà. A spiegare i motivi e gli obiettivi della protesta a nome di tutti i gruppi organizzati coinvolti, due dei leader della Curva Gianni Servidio e Mimmo ‘Il Poeta’ Tarulli, intervenuti nel corso della puntata di Extra Time per Passione Bari Radio Selene condotta da Luca Guerra e Paolo Ruscitto.

Coerentemente con quanto affermato prima delle ultime cinque partite, adesso scendiamo in campo noi. Chi ama il Bari, nessuno escluso, è invitato a partecipare.

Posted by MAI PER MODA – Seguaci della Nord on Monday, May 27, 2024

Corteo contro la multiproprietà, le parole dei leader

«Quello che stiamo cercando di far capire è che importante scendere in piazza contro la multiproprietà, a nostro avviso uno dei problemi maggiori del calcio moderno. Amministrare due squadre con tradizione, passione e seguito in questa maniera differente, con il figlio buono e quello cattivo, non va bene. Bari è l’unica squadra in Italia soggetta alla multiproprietà e cercheremo in tutti i modi di sensibilizzare le istituzioni contro questo problema. Non deve più andare avanti oltre il 2028, perché sarebbe la morte del calcio a Bari» esordisce Mimmo.

Mimmo spiega: «Non possiamo accettare dichiarazioni offensive, non siamo la seconda squadra di nessuno. È vero, non abbiamo vinto niente, però siamo una tifoseria passionale e che dà il cuore abbiamo i nostri colori e la nostra tradizione che nessuno si deve permettere di calpestare. Cercheremo di far avvicinare anche gli imprenditori locali e non, per far capire che la città di Bari è piena di voglia e di passione».

Mimmo continua la sua analisi: «La multiproprietà deve essere gestita in un’altra maniera. Ci devono essere due società distinte, non possiamo dipendere da un’altra squadra. Abbiamo la nostra tradizione e i nostri sogni. Non possiamo aspettare che si alzi papà e dia le briciole al figlio come successo al figlio o che i giocatori migliori vengano presi da una realtà e portati via all’altra senza un ritorno economico. Non è possibile che Aurelio ogni volta debba destabilizzare l’ambiente barese, deprimendolo».

Mimmo conclude: «Non c’è campagna elettorale, ma è giusto che chi si siederà su quella poltrona debba essere sensibilizzato sul tema multiproprietà. I margini per ricucire il rapporto ci sono, ma loro devono fare il loro. Non devono commettere gli errori di quest’anno. Bisogna avere un dirigente importante che faccia comunicazione come un nuovo direttore generale, bisogna investire nel settore giovanile e giocatori di proprietà. Spero che al più presto si abbia un quadro e si faccia un ritiro diverso dall’anno scorso, soprattutto con obiettivi dichiarati fin da inizio anno».

By Redazione PianetaBari

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