La Juve, gli anni di Carpi e il legame con il Bari: una vita Bianco-rossa

Il FOCUS su Bianco

Era nell’aria, ora è ufficiale: Raffaele Bianco è il nuovo direttore tecnico del settore giovanile del Bari. Un ritorno a casa per l’ex calciatore del Cerignola, che ha appeso gli scarpini al chiodo per intraprendere una nuova vita calcistica, questa volta in giacca e cravatta. Non è la prima volta, infatti, che le strade del trentaseienne di Aversa e del Bari si incrociano.

 

View this post on Instagram

 

A post shared by Raffaele Bianco (@rafbianco8)

Bianco, dagli esordi alla Juve a Conte

Dalla prima sono passati ormai 16 anni. Era l’estate del 2008, e l’accoppiata Perinetti-Conte era alla ricerca di un profilo a centrocampo. Gli occhi ricaddero su Raffaele Bianco, mediano allora ventunenne che aveva esordito, due anni prima, con la maglia della Juventus. Erano i bianconeri di Dechamps, di Calciopoli e della Serie B, ma con comunque al fianco Del Piero, Buffon e Nedved.

Per Bianco 4 presenze e 1 gol (contro lo Spezia all’ultima giornata) con la maglia bianconera. Dopo un anno a Piacenza, nell’estate 2008 – come detto – è il Bari di Antonio Conte a bussare alla porta. È un Bari giovane, rinfrescato dalla proattività e dalla voglia di fare del tecnico salentino. Quell’anno si concluderà con la promozione in Serie A e con la vittoria del campionato cadetto. E in questi risultati è chiaro il contributo di Bianco: sono 22 presenze le presenze in campionato, alcune addirittura nell’inedito ruolo di terzino.

Bianco Giovanili
Copyright: SSC Bari

Gli anni di Carpi

Dopo la promozione con il Bari, Bianco riprende a girare l’Italia. Modena, Benevento e Spezia sono le tappe interlocutorie prima di trovare la piazza in cui farà la storia. Nel 2012 Raffaele si trasferisce al Carpi, all’epoca militante nella Prima Divisione della Lega Pro. in quattro anni con la maglia degli emiliani ottiene, in ordine cronologico: una storica promozione in Serie B, un’ancora più storica promozione in Serie A, e la gioia del primo gol nel più importante campionato italiano: è sua la rete che apre le danze nella vittoria per 2-1 contro il Frosinone. Con l’obiettivo salvezza mancato, Bianco ritorna in B con il Carpi prima di trasferirsi, nel 2018, a Perugia. In Umbria rimane due anni, perché nell’estate 2019 ritorna a bussare il Bari.

Bianco
Copyright: SSC Bari

Il ritorno a Bari

La chiamata di Bari significa, per Bianco, scendere di nuovo in Serie C, 7 anni dopo l’ultima volta. La situazione in casa biancorossa è molto diversa da quella che lo stesso Bianco aveva trovato 11 anni prima. Il Bari è reduce dal fallimento dell’anno precedente e dalla vittoria del campionato di Serie D, e si presenta ai nastri di partenza della Serie C 19-20 come una delle pretendenti al titolo. A parlare è stata la campagna acquisti, che ha portato in Puglia profili come quello di Antenucci, Pippo Costa, Frattali e proprio Bianco.

La seconda avventura biancorossa dura tre anni, e in tutte e tre le stagioni Bianco trova il suo spazio: 26 presenze il primo anno (tra cui una nella finale playoff persa contro la Reggiana), 33 presenze il secondo anno e 21 presenze il terzo. Siamo nella stagione 2021-22, alla guida del Bari c’è Mignani e, dopo la vittoria del girone C, Bianco può mettere a referto la quinta promozione della sua carriera e la seconda con i galletti. Archiviato il successo, il centrocampista scuola Juve decide di rimanere in Serie C e sposa il progetto dell’Audace Cerignola, dove ha trascorso gli ultimi due anni della sua carriera.

Appesi gli scarpini al chiodo, per Bianco inizia una nuova avventura: sarà il nuovo direttore tecnico del settore giovanile biancorosso. Le prime due avventure con la maglia del Bari hanno ottenuto discreti risultati. La speranza, per Bari e per i suoi giovani, è che il trend continui anche dietro la scrivania.

 

View this post on Instagram

 

A post shared by SSC Bari (@sscalciobari)

By Domenico Giuliani

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Post Correlati