Multiproprietà, parla Bellinazzo: “FIGC si adegui alla UEFA autorizzando i blind trust. La A? Bari potrebbe fatturare da top 10″

Le parole di Bellinazzo

Continua il dibattito in merito alla situazione multiproprietà e le differenze tra Bari e Napoli (clicca qui per leggere l’approfondimento sulla questione Caprile-Cheddra). Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore, si è espresso in merito al tema della multiproprietà ai microfoni dei colleghi de L’Edicola. Di seguito le sue dichiarazioni.

Luigi De Laurentiis LDL Balata Bari Kuwait
Copyright: SSC Bari

Le parole di Bellinazzo sulla multiproprietà

Sulla differenza tra Napoli e Bari: «le contestazioni dei tifosi baresi sono analoghe a quelle dei ‘colleghi’ del Napoli, che ha vinto lo scudetto abbassando il monte ingaggi. Il modello barese sia vicino a quello del club campano, ma con le dovute proporzioni». Il problema? La ricerca costante dell’equilibrio, agganciato ai limiti di una categoria che non offre ricavi».

Bellinazzo si esprime sugli investimenti nel club biancorosso: «Al di là delle dichiarazioni ufficiali, rappresenta un freno alla capacità di investimenti nel Bari. Posto che il club biancorosso raggiunta la massima serie potrebbe valere, in termini di fatturato, una delle prime 10 squadre del calcio italiano, andare adesso in A significherebbe perdere un asset in cui la famiglia De Laurentiis ha investito».

In merito alle possibili novità in ambito Uefa sulla multiproprietà, Bellinazzo spiega: «Il tema delle multiproprietà è stato smarcato dall’Uefa. L’estate scorsa l’Uefa ha concesso deroghe affinché potessero militare nelle stesse competizioni, a patto che i club minori fossero affidati a un ‘blind trust’, come accadde in Italia per la Salernitana di Lotito, fissando al 1 luglio il termine per risolvere il conflitto. Questo è un precedente molto rilevante che detta una linea chiara dell’Uefa. L’ordinamento italiano non è coerente con quello europeo e dovrà quindi adeguarsi. Il tema è capire fin dove ci si possa spingere, come ammettere eventualmente nello stesso campionato due club appartenenti alla medesima proprietà, attraverso una formulazione giuridica che, per me, dovrà essere concordata dall’Uefa, per non creare disparità. Penso che questo sia uno dei tanti temi sul tavolo del futuro presidente della Figc».

By Pasquale Caiati

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