Due passi avanti, uno indietro. Dopo un inizio incoraggiante (due vittorie in due partite), il Bari di Beppe Iachini accusa il primo stop. Arriva nel pomeriggio soleggiato di Bolzano, contro un SudTirol vivo e che, con la vittoria di ieri, ha messo tre mattoncini importantissimi per la permanenza in Serie B. La prestazione vista contro i tirolesi, largamente insufficiente da parte di tutti, nessuno escluso, è stata solo una conseguenza dell’atteggiamento che i biancorossi hanno messo sul terreno di gioco del Druso.

Il nervosismo
Non è stata una bella partita. La cifra del SudTirol è rimasta immutata sebbene il cambio in panchina: squadra stretta, prima difendere e poi attaccare. La risposta del Bari alla tattica collaudata del SudTirol non è stata di tipo tecnico o tattico, ma comportamentale. Ecco dunque che fin dall’inizio della partita i giocatori del Bari sono apparsi particolarmente nervosi e irascibili, Matino e Benali su tutti. Iconico, da questo punto di vista, l’episodio avvenuto al minuto 14 del primo tempo.
Edjouma è a terra dopo uno scontro con Casiraghi. Il pallone, dopo un cross del SudTirol, sta scivolando fuori la linea della rimessa laterale. Kallon, in zona palla, la fa scorrere. Davi coglie l’attimo e decide di intervenire. Un azione forse non da manuale del fair play, e che scatena la reazione dei giocatori del Bari. Il primo ad arrivare a muso duro su Davi è Benali, seguito poco dopo da Emmanuele Matino che lo prende per il collo. Insomma, scene non propriamente idilliache, testimonianze perfette del clima cupo che aleggiava ieri nelle teste dei giocatori del Bari.
Nella convulsione degli ultimi minuti, Matino si è reso protagonista di un atro brutto episodio, spingendo un raccattapalle poco reattivo nella restituzione del pallone.
Copyright: SSC Bari
La condizione fisica
Atteggiamento, dunque, ma non solo. Un altro aspetto che ha preoccupato nella prestazione del Bari è stata la condizione fisica dei galletti. A partire dal nuovo arrivato Guiebre, schierato ieri per la prima volta dall’inizio e che è sembrato sin da subito in difficoltà. Ma non solo: contro il SutTirol tutto il centrocampo biancorosso ha annaspato.
Di Benali si è già detto, ma i suoi colleghi di reparto non hanno fatto meglio. Acampora, schierato per la prima volta dal nuovo tecnico biancorosso, è stato poco preciso nei passaggi e in generale non è mai entrato nel vivo del gioco. Edjouma, invece, dopo un periodo di crescita, è apparso in netto calo fisico. Anche chi è subentrato non ha fatto meglio. Ricci, Lulic, Menez: tutta la squadra ieri è risultata in difficoltà. Il croato, poi, non ha ancora i novanta minuti nelle gambe. Male anche Puscas, che al netto del gol contro il Lecco finora non ha mai convinto.

La scarsa produzione offensiva del Bari
Atteggiamento nervoso e rinunciatario, più una condizione fisica rivedibile portano solo a un risultato: una scarsa produzione offensiva. La partita, alla fine, è terminata 1-0 per il SudTirol. A deciderla è stato un rigore causato da un’indecisione tra Benali e Brenno. Anche dopo il gol, arrivato al 60′, il Bari ha fatto davvero fatica a risistemarsi e a provare l’assalto per il pareggio. L’unico tiro in porta del Bari è stato un colpo di testa innocuo di Puscas sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
E il dato da leggere non è il già citato unico tiro in porta (per altro non pericoloso) dei biancorossi, ma piuttosto il 0.29 xG, il più basso in stagione. È stato un Bari davvero troppo povero per impensierire il SudTirol. Ciò che conta, adesso, è ripartire: tra tre giorni i galletti faranno visita a un Catanzaro in salute (sette punti nelle ultime tre partite). I biancorossi sono ancora in scia per i playoff e sarebbe fondamentale non perdere altro terreno. L’importante, comunque, sarà arrivare al Ceravolo con una testa migliore: la prestazione verrà di conseguenza.
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