Fra le note positive della prima parte di stagione del Bari c’è sicuramente Andrea Oliveri, intervenuto quest’oggi in conferenza stampa allo stadio San Nicola. Queste le sue dichiarazioni riprese dal nostro inviato Raffaele Digirolamo.

Le parole di Oliveri
Lei ha cambiato la sua posizione in campo. Come è avvenuto?
«Il ruolo mi è stato cambiato in Primavera da Gasperini, l’ultimo anno con l’Atalanta mi allenavo con la prima squadra e fu lui a utilizzarmi da quinto. Feci una grande partita contro la Juventus e non mi hanno più spostato, prima avevo sempre giocato da trequartista o mezzala. I gol mi mancano, ma quest’anno sto trovando più spazio e spero arrivino».
Arrivi a Bari anche grazie a Magalini. Che rapporto ha con lui?
«Lo scorso anno ho vissuto il primo anno con lui, mi ha voluto portare con sé. Cercherò di dare il massimo per ripagare questa fiducia. Questa per me deve essere la stagione della svolta. Non mi ispiro a un giocatore soltanto, cerco di prendere il più possibile da tutti. Longo ci chiede di fare quello che ho sempre fatto all’Atalanta, gli esterni sono sempre pronti a chiudere l’azione. Mi sto trovando bene anche per questo».
Domenica ritroverà mister Vivarini, alla guida del Frosinone…
«Sarà una partita impegnativa, conosco molto bene Vivarini, esprime un calcio molto bello e difficile da affrontare. Siamo sicuri di ciò che sappiamo fare, andiamo lì tranquilli e con tanta fame. Non abbiamo iniziato nel migliore dei modi ma stiamo dimostrando ciò che valiamo».
Che Serie B ha ritrovato?
«Cambia poco rispetto allo scorso anno, il campionato è molto complicato. Da fuori si parla di una B paragonata alla Serie A per i nomi blasonati delle società, ma se le partite vengono prese sottogamba si possono incorrere in brutte sorprese, il livello è molto equilibrato. Dimostreremo che questo Bari vale tanto e riuscirà a raggiungere degli obiettivi importanti».
Come è andata la trattativa che ti ha portato a Bari?
«I colloqui sono iniziati a inizio mercato ma le cose sono andate con molta calma. Io non ho esitato, anche perché Bari mi è stata consigliata, anche tralasciando il calcio questa è una bellissima città».
PB – A che punto Oliveri si sente nel percorso di crescita?
«Finalmente sto avendo la possibilità di dimostrare la mano che posso dare alla squadra. Negli anni precedenti avevo insicurezze sul lato difensivo ma penso di essere migliorato molto. Ciò che voglio migliorare sono i numeri riguardanti gol e assist, penso che quest’anno con un minutaggio migliore potrò fare meglio. Il mio percorso? L’Atalanta mi vide a un torneo che giocai con il Palermo nel 2017, l’abbiamo fatto a 12 anni, l’estate stessa andai a fare il ritiro con loro, prima di passare l’ultimo anno in Sicilia. A 14 anni scelsi di trasferirmi».
La concorrenza sulle fasce…
«Ho sempre vissuto bei gruppi, anche quest’anno ci sono tutte persone vere e buone, siamo tutti amici. In campo, non solo con i ragazzi del mio ruolo, c’è competitività perché tutti puntiamo a migliorarci. Meglio così, andremo in campo sempre con l’atteggiamento giusto».
In Primavera il sogno era l’Inghilterra. Perché?
«Lì si esprime il calcio migliore. Negli ultimi anni, però, mi sta piacendo anche il calcio spagnolo, palla a terra con il fraseggio nello stretto. Penso che questo sport, oltre a essere un lavoro, deve essere anzitutto un divertimento e una gioia da vedere».