Bari, dopo un anno persi 17 gol. Sibilli fa il Cheddira, evaporate le reti di Antenucci e Folo

Il confronto con la scorsa stagione

Dopo ventotto giornate di campionato, il Bari non decolla. Due cambi in panchina non hanno ancora sortito gli effetti sperati ad una squadra fin troppo piatta, spesso mediocre e sterile. Pochi alti e tantissimi bassi in una stagione insoddisfacente sotto tutti i punti di vista. L’apice è stato toccato con le forti contestazioni della Curva Nord, proteste che non hanno risparmiato nessuno. Tutt’un altro mondo rispetto a quanto accadeva un anno fa nel capoluogo pugliese.

Bari Esultanza Serie B
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I numeri del Bari a confronto

Il Bari di Beppe Iachini viene dal pareggio interno contro lo Spezia di Luca D’Angelo, un 1-1 scialbo e deludente tra due squadre in estrema difficoltà. La ventottesima giornata dello scorso anno vide i biancorossi di mister Mignani vincere ad Ascoli per 0-1, con un rigore di Walid Cheddira al 48′. Era una squadra che volava sulle ali dell’entusiasmo, giunta alla terza vittoria in otto giorni (tutte senza subire gol), la quinta nelle ultime sei e l’ottava in trasferta della stagione.

Il Bari un anno fa, con la vittoria di Ascoli, agguantava il secondo posto in classifica , con una partita in più del Genoa, a 49 punti. La sera successiva il Grifone avrebbe ottenuto il successo contro il Cosenza, rispedendo i galletti al terzo posto. Il confronto con la situazione attuale è impietoso, con il Bari che attualmente occupa la tredicesima piazza a -2 dai playoff e +5 dai playout.

Ciò che stride è però un dato inquietante: la squadra biancorossa è il terzo peggiore attacco del campionato, avanti solo a Feralpisalò e Spezia. Guardando le marcature, alla giornata numero ventotto della passata stagione, i galletti avevano segnato 45 gol, 17 (!) in più dell’annata corrente dove le marcature sono appena sono 28.

Dando uno sguardo alla difesa, la squadra di Mignani aveva subito cinque marcature in meno rispetto alla stagione attuale, dove le reti incassate sono 33. Numeri che dimostrano, qualora ce ne fosse ancora una volta bisogno, come il problema atavico di questa squadra sia la fase offensiva.

Michele Mignani Marino
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Tutti i marcatori

Nonostante il pronto intervento sul mercato di gennaio, l’attacco continua a non funzionare. Per ovviare alle persistenti problematiche fisiche di Diaw (solo due gol per lui) e alla discontinuità di Nasti (4 gol in ventisette presenze), è arrivato Puscas dal Genoa, atteso come il salvatore della patria. Il rumeno però sta deludendo: solo un gol segnato e tante prestazioni in affanno. Il miglior marcatore della rosa resta Sibilli, con ben 10 gol in 26 partite giocate. A due gol ci sono anche Koutsoupias (entrambi nella stessa gara) e Di Cesare, mentre fermi ad uno si trovano Ricci, Dorval, Vicari, Edjouma, Benali, Achik e Akpa-Chukwu.

Un anno fa il miglior marcatore della rosa era Cheddira con 15 gol segnati. Il marocchino era seguito da Antenucci con 7 reti e Folorunsho con sei. Ai piedi del podio il francese Scheidler con tre, poi a quota due Salcedo, Botta, Di Cesare, Esposito e Bellomo. Ad una solo marcatura Maita e Benedetti.

Da questi numeri si può evincere come si siano persi i gol dei centrocampisti, nonostante qualche timido sussulto in fase offensiva da parte di Benali, Koutsoupias ed Edjouma. Completamente sfumate le marcature del centrocampista in forza all’Hellas Verona, tant’è che quest’anno le marcature dei difensori sono maggiori rispetto a quelle dei centrocampisti (ben 5 contro 4) e superiori rispetto a quelle arrivate dal reparto arretrato la passata stagione.

Il problema principale è però in attacco. Cheddira non è mai stato sostituito degnamente, con Sibilli che ha overperformato (come il marocchino) segnando il 66% delle reti del centravanti del Frosinone. Sono però evaporate le 7 reti di Antenucci. Si è provato a farlo con Puscas, ma i risultati sono tuttora sconfortanti. Se Nasti equivale Scheidler, i comprimari Achik e Morachioli, complice anche il poco spazio, non stanno incidendo a dovere (almeno sotto porta), a differenza dello scorso anno dove i vari Botta, Salcedo e poi soprattutto Esposito riuscivano a fare la differenza.

I numeri si sa non mentono e in questo caso riflettono pienamente l’agonia offensiva del Bari di questa stagione, fotografando e spiegando la mesta posizione di classifica.

Cheddira Bari
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By Domenico Farella

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