Il punto più basso dell’era De Laurentiis

La contestazione

La vittoria del Bari contro il Pisa, firmata dal gol dell’ex Nicholas Bonfanti, è stata accompagnata da una dura contestazione da parte degli ultras biancorossi. Nonostante il successo, il clima sugli spalti è stato teso, con un San Nicola mezzo vuoto, segno evidente del crescente malcontento della tifoseria.

A riprova, l’episodio avvenuto all’esterno dell’impianto, con una brutale aggressione con calci e pugni ai danni di un signore davanti al figlio, che ha assistito terrorizzato alla scena. Il video della rissa all’esterno del San Nicola, diffuso sui social, ha suscitato indignazione e condanna da parte dell’opinione pubblica e della stessa Curva Nord, che in un comunicato si è dissociata dal gesto vile e meschino. Un fatto deplorevole, diventato virale in tutta Italia, finito su ogni canale nazionale e che in questo momento sta facendo vergognare nell’animo chiunque tenga alle sorti biancorosse.

 

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La contestazione degli ultras del Bari: cronaca della giornata

Già prima del fischio d’inizio, la Curva Nord aveva espresso il proprio dissenso in maniera chiara: durante l’inno, i tifosi hanno voltato le spalle al campo, mostrando un unico striscione con la scritta “Indegni”, rivolto alla squadra, senza cantare e sventolare le sciarpe. Fischi che hanno poi accompagnato l’ingresso in campo dei giocatori, con mister Longo particolarmente bersagliato dalle critiche alla lettura delle formazioni.

Al 20′ del primo tempo, secondo quanto programmato, i tifosi hanno lasciato la Curva Nord per radunarsi all’esterno dello stadio. Anche qui, non sono mancati i momenti di tensione, con un padre e il proprio figlio che non volevano lasciare il settore e sono stati presi di mira.

Nel frattempo, gli ultras che avevano abbandonato l’impianto si sono poi ritrovati nei pressi della Porta 1, nel parcheggio della stampa. Qui sono stati esplosi diversi petardi, mentre la protesta continuava con cori rivolti alla società e, in particolare, alla famiglia De Laurentiis, a cui è stato intimato ancora una volta di vendere il club. Dopo una decina minuti di tensione, la situazione è rientrata con gli ultras che hanno fatto ritorno all’esterno della Nord. Probabilmente, si è toccato il punto più basso di sempre.

 

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La rottura (e la contestazione) tra gli Ultras e la SSC

Da quell’11 giugno sicuramente qualcosa si è rotto. La rete di Pavoletti al 94′ di quel tragico Bari-Cagliari ha smosso gli animi, (ri)creato subbuglio e fatto riemergere tutta l’agonia di un passato fatto di delusioni e tradimenti sportivi. Si sperava – e pretendeva da una società dal pugno duro come quella dei De Laurentiis – un altro tipo di progettualità, forti delle ambizioni sbandierate negli anni da Aurelio e Luigi De Laurentiis.

Le stesse ambizioni, però, di una piazza che ha portato nei playoff oltre 110.000 spettatori tra semifinale e finale e lo scorso anno ai playout oltre 30.000 spettatori. Un pubblico e uno spettacolo invidiato in tutta Italia, spesso messo in bella mostra dai più per richiamare all’attenzione mediatica ciò che questa città offre. Un popolo che riempie domenica dopo domenica i settori ospiti da Nord a Sud Italia, malgrado i prezzi esorbitanti che si devono sorbire famiglie intere per pagarsi le trasferte e i biglietti degli impianti sportivi. Oltre ai fantomatici big match di quest’anno, dalla prima all’ultima giornata a fronte di prestazioni mediocri del Bari e delle sue avversarie.

Bari tifosi ultras biglietti
Copyright: SSC Bari

La nota del Bari

A tal proposito si è espresso con un comunicato la SSC Bari. In riferimento ai fatti violenti accaduti ieri, domenica 4 maggio 2025, in concomitanza con la sfida Bari-Pisa presso lo stadio San Nicola, intende esprimere, ancora una volta e con fermezza, la condanna verso ogni forma di violenza, fisica, ancorché verbale. 

Questi sono atteggiamenti che non appartengono nella maniera più assoluta alla nostra Comunità e non rappresentano in alcun modo i valori che questo Club promuove da sempre. Ogni forma di aggressione o intimidazione resta sempre inaccettabile, senza se e senza ma.

La nostra Società ha sempre lavorato per costruire un ambiente sicuro e accogliente allo stadio, un ambiente aperto alle famiglie, ai bambini e a tutti coloro che vivono il calcio come passione e festa. 

Rispettiamo la libertà dei tifosi del Bari di esprimere dissenso, anche in forma di contestazione, riguardo a risultati sportivi o scelte societarie. Tuttavia, condanniamo con forza ogni tentativo di trasformare questo legittimo diritto in un pretesto per compiere atti illeciti, violenti o dannosi per l’immagine della Città, del Club e della sua Tifoseria.

La SSC Bari continuerà a collaborare con le Autorità competenti per garantire che lo stadio San Nicola resti un luogo di sport, condivisione e rispetto.

By Gabriele Cavolo

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