Obaretin torna e convince. L’agente a PianetaBari: “Con lo Spezia prestazione importante. Non si sente una seconda scelta”

Fra le novità presenti nella formazione scelta dal tecnico Moreno Longo per la partita contro lo Spezia di venerdì sera c’era sicuramente la presenza dal primo minuto di Nosa Obaretin. Il difensore di proprietà del Napoli, fra i protagonisti del precampionato e titolare nelle prime uscite stagionali, aveva trovato poco spazio nelle gare precedenti, ma quando chiamato in causa si è fatto trovare pronto (clicca qui per rileggere l’intervista al suo ex tecnico Claiton Dos Santos).

Per commentare la buona prova del calciatore (clicca qui per leggere la nostra analisi di Spezia-Bari), ai microfoni di PianetaBari è intervenuto il suo agente, Lorenzo Lazzari.

Obaretin
Copyright: SSC Bari

L’intervista all’agente di Obaretin

Partiamo dalla partita. Sicuramente è stata un’ottima prova.
«Penso che Obaretin abbia offerto una prestazione importante su un campo difficile, contro un avversario forte. Veniva da un periodo in cui aveva giocato poco, e proprio per questo la sua gara assume un valore speciale. Ero sicuro che avrebbe messo in mostra le sue qualità. È un calciatore talentuoso, ha un mancino molto preciso, sa difendere ma al tempo stesso fare uscire la palla sempre in modo pulito».

Come ha vissuto questo periodo nel quale stava giocando leggermente meno?
«Lui è un lavoratore e un professionista. La Serie B è un campionato lungo e impegnativo, Obaretin è consapevole di trovarsi in una società importante e ambiziosa. Sa che se durante la settimana lavori bene e impari dai più esperti, poi quando scendi in campo sei pronto. Con tutto il rispetto per le altre squadre di Serie B, giocare qui ha un valore diverso rispetto a farlo altrove. La pressione, la qualità della rosa e la competizione interna aiutano a maturare dal punto di vista caratteriale, ti permettono di gestire meglio tante situazioni. Ma Bari sarà importante anche sotto l’aspetto tecnico, perché l’allenatore è preparato e competente, potrà aiutarlo».

Mi ricollego a quest’ultima risposta. In cosa può migliorare?
«Sicuramente deve accumulare esperienza in partite di un certo livello, perché quelle sono fondamentali per fare un ulteriore passo avanti nella crescita professionale. Deve lavorare e curare i dettagli. Arriva sempre al campo con la voglia di migliorarsi, e questo fa la differenza fra chi è semplicemente un buon giocatore e chi può pensare di fare il salto di qualità. Trovare continuità lo aiuterebbe molto».

Obaretin
Copyright: SSC Bari

Lui, in realtà, può giocare anche sulla fascia. Quale pensi sia il suo ruolo naturale?
«Lo conosco da tanti anni e sono sempre più convinto che il ruolo in cui riesce a esprimersi al meglio sia quello di braccetto. Ha giocato come terzino, così come quinto o centrale in una difesa a quattro, ma se qualcuno dovesse chiedermi qual è la sua posizione ideale, non avrei dubbio nel dire quella di laterale nella difesa a tre».

Bari, dunque, come tappa importante del percorso di crescita di Obaretin. Lo stesso calciatore, in conferenza, ha parlato di questa esperienza come di una «grandissima opportunità».
«Lui ha voluto fortemente Bari, è qui per questo e perché il direttore sportivo l’ha seguito sui campi di Serie C, ha riposto in lui grande fiducia. Ad esempio, il legame tra i biancorossi e il Napoli non ha inciso nella scelta del giocatore. Obaretin aveva diversi interessamenti da società di Serie B dopo l’ottima stagione dell’anno scorso. A fare la differenza è stata l’insistenza e la convinzione con cui il Ds l’ha voluto. Futuro? Al momento è tutto prematuro e inopportuno, lui è concentrato sul fare bene in ogni allenamento, perché sa che il miglioramento vero si costruisce giorno per giorno. Deve mantenere la concentrazione e continuare a fare il proprio lavoro, ed è orgoglioso di giocare per un club prestigioso».

Da Magalini a Di Cesare, in tanti hanno speso parole positive per lui. Come vive questo e, soprattutto, in che modo Longo lo sta aiutando?
«Penso che abbia un ottimo rapporto con il mister, c’è una grande stima nei confronti dell’allenatore e dei dirigenti. Obaretin sa dove si trova e che per lui Bari è una grande opportunità. Il tecnico ha grande fiducia in lui, e può ripagarla solo attraverso il lavoro. I calciatori devono essere professionali, e se lo comprendono da giovani possono fare i passi necessari per crescere. Non si sente una seconda scelta, ma un giocatore della rosa del Bari, a disposizione di un allenatore che lo stima».

Chiudiamo con una chiosa sul campionato. Come giudichi la stagione del Bari?
«Oggi, per le prestazioni che ha messo in campo, la squadra meriterebbe qualche punto in più in classifica. Questo aspetto, però, va considerato in modo positivo. Quando ci sono cambiamenti, non è sempre facile dare una propria impronta, ma qui si vede. Ancora non sono stati raccolti tutti i frutti, perché il percorso richiede tempo e pazienza, ma i punti che mancano oggi possono essere recuperati: il lavoro è buono, c’è uno staff di primissimo livello, e riusciranno a migliorare e crescere».

By Raffaele Digirolamo

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