Nell’edizione odierna de La Repubblica (Napoli), è emerso un possibile scenario in merito al futuro delle due squadre gestite dalla famiglia De Laurentiis: Bari e Napoli. Il 2025 è un anno che viene definito chiave, in quanto oltre alla preannunciata lotta scudetto, per la Filmauro si prospettano mesi delicati per quanto riguarda due questioni: stadio e centro sportivo.

Napoli e Bari: l’asse dei De Laurentiis
Cosi si legge nell’articolo in merito ai possibili scenari futuri, viene posto un interrogativo. «Ma il vero rebus un altro: rilanciare o non rilanciare? Questo il problema amletico con cui questa volta obbligato a confrontarsi De Laurentiis. Dall’avvento di ADL, il Napoli è stato per sempre in grado di autofinanziarsi e per merito del suo proprietario non c’è mai stato quindi bisogno di alcun aumento di capitale» scrive il giornalista Marco Azzi.
Con oltre due decenni di calcio alle spalle, la famiglia De Laurentiis si ritroverebbe ad un bivio. «Ma le riserve del club dopo i forti costi sostenuti nel mercato estivo per rinforzare la squadra si sono ridotte e non basterebbero per coprire i costi necessari per cambiare il look del Maradona in maniera radicale, né tanto per realizzare il nuovo centro sportivo. I due progetti necessitano la immissione extra di denaro e si tratta di capire se il presidente sia pronto ad alzare l’asticella, intervenendo con le sue risorse o (in parte) con la vendita del Bari» la chiosa.
Il tema forte che lega Napoli e Bari è relativo all’unico posto al Sud Italia per Euro32. Se le cose restassero così, il rischio per la città campana di perdere il treno che porta alla manifestazione continentale è molto alto. Novità per quanto riguarda i temi sopra citati (stadio e centro sportivo) sono attese col ritorno di ADL dall’America.