Dopo la sorprendente sconfitta contro la Juve Stabia, il Bari è atteso dalla gara esterna contro il Modena. Il bilancio contro gli emiliani è di 32 vittorie, 26 pareggi e 22 sconfitte. I biancorossi non sbancano il Braglia dal febbraio del 2015 (guizzo della meteora Kigsley Boateng) e da allora da registrare solo sconfitte e pareggi. Oggi, dopo il brutto inizio di campionato, la squadra di Longo è chiamata a dare un segnale. Facendo un salto nel passato, riviviamo la vittoria ottenuta al Braglia nel dicembre del 2008, grazie ai gol di Barreto e Caputo.
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Il racconto di Modena-Bari 0-2
Era il 20 dicembre del 2008, il Bari di Antonio Conte aveva 28 punti ed era settimo. Il Sassuolo capolista distava solo 4 punti, i biancorossi avevano ottenuto solo due vittorie nelle ultime cinque gare di campionato e volevano concludere l’anno in bellezza contro il fanalino di coda Modena.
Il Bari, sceso in campo con il lutto al braccio per la morte del giovane tifoso di Noci Giovanni Conforte, partì con Gillet in porta, difesa a 4 con Bianco, Esposito, Stellini e Parisi, a centrocampo Kamata, Donda, Gazzi e Masiello e in attacco Caputo con Barreto. 4-3-3 per i padroni di casa con Zoratto che optò per il trio Biabany, Bruno, Catellani in avanti.
Partirono forte i biancorossi. Al 17′ il portiere del Modena Frezzolini atterrò Caputo e l’arbitro indicò subito il dischetto. Barretto non fallì dagli undici metri segnando il suo ottavo gol stagionale. Il Modena provò a reagire facendosi vedere in avanti prima con Biabany e poi con Bianco. Ad inizio secondo tempo il Bari sfiora più volte il raddoppio non riuscendo a chiudere la gara.
La squadra di Conte rischiò grossissimo al 17′ del secondo tempo quando il tiro di Fantini venne salvato sulla linea dalla difesa biancorossa. Alla mezzora del secondo tempo, il Modena rimase in 10 dopo l’espulsione di Bolano. Pochi minuti dopo ecco il raddoppio del Bari: Donda vide in area Barreto, il brasiliano servì Caputo che realizzò il più facile dei gol. La gara finì così, i biancorossi chiusero il 2008 salendo a quota 31 con la testa della classifica ad una sola lunghezza di distanza. Un piccolo passo verso quella che sarebbe stata la promozione in Serie A. Oltre 15 anni dopo, una circostanza che appare fin troppo lontana.