Nella giornata di ieri il Bari ha ufficializzato l’arrivo di Andrea Oliveri. Il classe 2003 arriva in prestito secco dall’Atalanta, società in cui è cresciuto, dopo aver trascorse due stagioni in prestito tra Frosinone e Catanzaro. L’anno scorso, in Calabria con Magalini, ha giocando prevalentemente come esterno destro totalizzando 1025′ con un solo gol ed un assist. In attesa di vederlo correre su quella fascia, ecco cinque curiosità su Andrea Oliveri.

5 cose che non sai su Oliveri
Quell’aria da predestinato
Oliveri ha sempre avuto il calcio nel sangue. Andrea, ancor prima di compiere 2 anni, iniziò già a giocare con il pallone tra i piedi mostrando alla sua famiglia capacità balistiche e di coordinazione fuori dal comune per un bambino così piccolo. Nel 2006, ispirato dalla vincita del Mondiale di Germania, iniziò a giocare nella scuola calcio dove sarebbe cresciuto.

La Nazionale e gli ex Bari della sua carriera
Qui a Bari, Oliveri ritroverà Lulic con cui ha condiviso lo spogliatoio frusinate nella stagione 2022/23 vincendo il campionato di Serie B. In ciociaria ha giocato anche con due volti noti come Gianluca Frabotta e Ilario Monterisi. Andrea, tra il 2018 e il 2019, ha collezionato 8 presenze con le giovanili dell’Italia tra U15, U16 ed U17.

Il 2010: la prima chiamata dal Palermo
Nonostante avesse 3 anni in meno rispetto agli altri, nel 2010 il Palermo chiamò suo papà per far si che Oliveri si allenasse con i pulcini rosanero. Durante la partitella finale del primo allenamento, Andrea segnò un gol in mezza rovesciata. L’allora allenatore del pulcini corse dal papà confermando che l’avrebbero preso ma sul momento non se ne fece più nulla poichè il mister scoprì che il bambino aveva solo 7 anni. Dopo aver passato tre anni tra la sua scuola calcio e il Borgo Nuovo, a 10 anni, divenne la punta di diamante delle giovanili rosanero.
View this post on Instagram
L’arrivo a Bergamo, il rapporto con Samuel Giovane e la Supercoppa
Durante gli anni a Palermo, diversi club presero informazioni sul suo conto. La prima fu la Juventus e la seconda fu proprio l’Atalanta. Il capo scout nerazzurro Luca Silvani, durante un torneo ad Abano Terme, cercò il papà ed in un pomeriggio trovo l’accordo. Per un ragazzo del sud come lui, non fu facile ambientarsi in Lombardia. Superò tutte le avversità grazie ai compagni, in particolare Samuel Giovane con cui condivise l’alloggio e la passione per la musica ed il pianoforte. Con l’Atalanta si è tolto diverse soddisfazioni vincendo una Supercoppa primavera nella stagione 2020/21.
View this post on Instagram
Oliveri “Il fenomeno” ed il calcio a 5
A causa della sua grande stazza, giocava sempre con ragazzi più grandi lui. Ha iniziato giocando a calcio a 5, era difensore e molte volte avanzava indisturbato palla al piede segnando parecchi gol. Se qualcuno gli avesse chiesto perchè fosse egoista e non passasse la palla, lui avrebbe risposto: “La perdono sempre”. Da lì il soprannome Il Fenomeno.
View this post on Instagram