Francesco Vicari: un mese da leader

Il FOCUS su Francesco Vicari

Nelle prime quattro partite di campionato, solo in pochi tra i calciatori biancorossi non hanno mai deluso le aspettative e tra questi c’è senza ombra di dubbio Francesco Vicari. Rimasto a Bari dopo la cocente delusione dello scorso giugno, l’ex Spal sta soccombendo all’inizio claudicante di capitan Di Cesare che, tra squalifiche e infortuni, è mancato più di una volta. Analizziamo il mese di Vicari, anche attraverso alcuni interessanti dati.

Vicari
Copyright: SSC Bari

Un muro invalicabile

Dopo la tempesta, c’è sempre la quiete. Son poche le foglie che tra tante difficoltà rimangono salde all’albero. Vicari come una di queste foglie è rimasto fedele ai colori biancorossi ritentando la scalata alla A. In vista dell’esordio, dopo un robusto riassetto della rosa, le perplessità erano parecchie. Si ripartiva da poche certezze, una di queste era il difensore ex Spal.

Il ragazzone alto 1,90 di Fiano Romano ha inanellato una serie di prestazioni consecutive da 7 in pagella. Ciò che stupisce è la brillantezza dei suoi interventi, dimostrandosi un difensore di categoria nettamente superiore rispetto a molti dei difensori di categoria. Un dato chiave che conferma ciò è quello riguardante le palle recuperate, 2,3 a partita. È soprattutto merito suo se il reparto difensivo barese si è riscoperto tutt’un tratto solido, subendo solo un gol nelle prime quattro giornate di campionato.

Mettendo a confronto i dati di queste prime quattro partite con i dati dell’intera passata stagione, Vicari ha sensibilmente innalzato la quantità e la qualità dei recuperi a partita (0,7 a partita la scorsa stagione, 1 a partita in questo inizio di campionato) cercando di essere meno falloso (0,3 a partita contro lo 0,7 dell’annata scorsa)

Vicari Zuzek
Copyright: SSC Bari

Vicari si è sempre contraddistinto per essere il dominatore dello spazio aereo, in area sa prendere posizione restando lucido e cercando di compiere sempre la scelta giusta. In questo inizio di stagione ha vinto il 57% dei duelli aerei, circa 2 a partita leggendo bene situazioni complicate contro avversari ostici.

Nelle due trasferte contro Cremonese e Ternana, si è avuta la sensazione di avere davanti un ragazzo molto più responsabile e con le spalle ben più larghe rispetto a qualche tempo. In campi ostici Vicari sa anche essere furbo, rallentando il gioco per permettere alla squadra di rifiatare. Si è sviluppata anche una bella sinergia con il nuovo arrivato Brenno, ed è anche merito suo se il portiere brasiliano ha innalzato le sue prestazioni. La sensazione di sicurezza data dalla difesa gioca un ruolo fondamentale per gli equilibri mentali dell’estremo difensore.

Vicari
Copyright: SSC Bari

Vicari: leader anche fuori dal campo

Durante una sua vecchia intervista, Vicari disse «L’unica cosa che mi sento di consigliare è di essere sempre delle persone umili e rispettose di tutti. Nel calcio bisogna divertirsi dall’inizio alla fine, è uno degli sport più belli che ci siano e dobbiamo impegnarci fino a che rimanga tale.» 

Queste poche righe sono esemplificative di che uomo sia Vicari, il classico difensore rude ma allo stesso tempo pulito e corretto. Si è rimesso in gioco in B dopo aver calcato palcoscenici importanti in Serie A, ha ammesso di aver sofferto con il popolo barese dopo l’11 giugno facendo cadere quella sua aura da centurione romano silenzioso che dall’esterno si può avere di lui. Con aria discreta ha preso le redini della squadra portando esperienza in uno spogliatoio che ora come ora pecca di abili mestieranti pronti a navigare nelle torbide acque della Serie B.

«La stagione scorsa? E’ una ferita aperta, sappiamo quanto fosse importante. È rimasta qualche scoria, ma guardiamo avanti»

Nelle interviste post Bari-Palermo si è eletto a baluardo di un gruppo che «non molla mai» facendo da chioccia a ragazzi meno attenti e meno esperti di lui come lo stesso Zuzek. Una spalla a cui appoggiarsi nei momenti di difficoltà in assenza del gemello Di Cesare attualmente tutt’altro che in splendida forma.

(Tutti i dati presenti nell’articolo sono ricavati da Sofascore).

By Domenico Farella

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