Nelle ultime gare, Giacomo Ricci sta emergendo come una delle figure fondamentali del nuovo corso biancorosso. Come premio, è arrivato il rinnovo di contratto fino al 2025 (con opzione per il 2026) che permetterà all’ex Venezia di giocare in maniera più tranquilla, avendo una visione chiara sul suo futuro.
Ricci: stagione nuova, vita nuova
Facciamo un passo indietro. Nella scorsa annata Ricci era stato più volte criticato per le sue lacune in fase difensiva. La linea a quattro di mister Mignani metteva a dura prova tutti i componenti del reparto arretrato, per cui nessuno poteva permettersi di avere piccoli cali di concentrazione. In più di qualche occasione Ricci ha mostrato delle debolezze difensive e mentali che in qualche modo andavano tamponate, tant’è che è stato sapientemente alternato con Mazzotta (1569′ in 22 presenze per Ricci, 1784′ in 23 presenze per l’attuale terzino del Catania).
Nella semifinale playoff contro il Sudtirol fu proprio un suo errore di distrazione a tenere con il fiato sospeso il San Nicola. Un rosso diretto nei minuti di recupero del primo tempo per fallo da ultimo uomo costrinse il Bari a giocare in inferiorità numerica tutto il secondo tempo. Solo il cuore di Benedetti salvò i galletti da un tracollo anticipato rispetto a quanto avvenne (purtroppo) l’11 giugno.
Ricci ha chiuso la scorsa annata con un gol e due assist. La sua unica rete fu una vera e propria perla, una bordata da fuori area nella trasferta di Modena lo scorso maggio. Un tiro potentissimo a spazzar via tutte le critiche che cadevano copiose come pioggia durante un diluvio agostano.
In questa stagione Giacomo Ricci pian piano si sta prendendo il Bari. Partito in naftalina con Mignani, tanto da venire ben presto scalzato da Frabotta, mister Marino ha dato una nuova collocazione tattica al giocatore livornese collocandolo come quinto di centrocampo. Questo ruolo sembra essere cucito su misura per lui. Sfrecciare sulla fascia gli dà la possibilità di sfruttare le sue spiccate doti atletiche senza disdegnare una modesta fase difensiva.
Dall’arrivo di Mister Marino son ben 312 i minuti giocati, mentre dall’inizio della stagione sono 813 (876 contando i 63 minuti giocati in Coppa Italia contro il Parma). Nelle scorse settimane ha anche fornito l’assist decisivo per il colpo di testa di Vicari durante la trasferta di Brescia, contribuendo ad una marcatura per la prima volta in questa stagione. Stagione nuova, vita nuova.
Il rinnovo come premio
Il rinnovo arrivato in questi giorni è un premio più che meritato per il terzino ex Venezia. “I rinnovi per me sono sempre stati una priorità. Ho scelto le fondamenta della squadra. L’ho deciso di fare a Ricci perché Giacomo dimostra dei valori importanti” le parole di Polito a RadioBari sul tema rinnovi. Un giocatore esperto come Ricci, che ha totalizzato anche ben 11 presenze nel Venezia di Zanetti che nel 2021 conquistò la A, è una presenza fondamentale per tutto lo spogliatoio biancorosso.
Questo rinnovo deve essere per lui uno stimolo per puntare all’eccellenza. Ricci ha spesso palesato delle difficoltà nella gestione del pallone fra i piedi e nel trovare delle linee di passaggio pulite per arrivare in avanti. A volte commette errori piuttosto banali che più di qualche volta pregiudicano la sua valutazione complessiva al termine del match, come appunto avvenne in quel Bari-Sudtirol.
Ricci, al tempo stesso, è un ottimo corridore che stato bravo nel vincere il ballottaggio con Frabotta dimostrandosi più adatto al modo di giocare di Marino. In una squadra che adotta il 3-5-2, il supporto dei quinti di centrocampo è fondamentale per una buona fase offensiva. Gli esterni devono essere bravi nel saper partecipare in maniera avvolgente alla manovra fungendo da supporto ai giocatori offensivi.
“Riusciamo ad arrivare con più uomini sui cross, Marino vuole sempre 3-4 giocatori ad attaccare l’area” ha dichiarato il classe 1995. Parole che testimoniano il cambio di passo adottato con il nuovo mister Marino e di come Ricci si senta finalmente partecipe e in ruolo forse più consono. Jack ha dimostrato di avere coraggio. Con sfacciataggine e personalità, al San Nicola, sino (almeno) al 2025.
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