Subito dopo la sosta per le nazionali, il Bari tornerà in campo sabato 18 ottobre alle ore 15 in casa della Reggiana. Il club allenato da mister Dionigi proviene dalla bella vittoria esterna contro il Cesena ed ha nove punti in classifica, tre in più della squadra biancorossa. Ad una settimana dalla sfida, il direttore sportivo della Reggiana Domenico Fracchiolla ha rilasciato un’intervista al Resto del Carlino, parlando del momento della squadra, con uno sguardo al prossimo appuntamento contro la sua ex squadra. Di seguito le sue parole riportare da pianetaserieb.it.
Le parole di Fracchiolla della Reggiana
Se considera la salvezza nel cassetto: «Macchè, non scherziamo. Mancano trentasei punti. Sono molto contento per il derby vinto col Cesena e per l’entusiasmo che ha generato nell’ambiente. Ma dobbiamo restare concentrati, la partita col Bari di sabato prossimo è molto importante».
Sulle potenzialità della squadra da lui costruita: «Io credo che questa squadra ha le potenzialità per stupirci e raccontare a fine stagione delle belle storie. Come quando vai al casinò e hai tante fiches da spendere. La Reggiana è, lo sottolineo, un club di Serie A. Dovrebbe stare in quella categoria».
Ne corso dell’intervista, Fracchiolla ha ricordato i suoi anni a Bari: «A 30 anni, nel 2014, il salto al Bari quando l’ex arbitro Gianluca Paparesta divenne presidente. Fui capo scouting e l’anno dopo responsabile del settore giovanile. L’obiettivo era quello di rifare il ’Bari dei baresi’, una squadra di giovani guidata da mister Enrico Catuzzi, stagione 1981-82: sei giocatori su undici erano nati a Bari e cinque erano stati promossi dalla Primavera. Quella squadra arrivò quarta nel campionato di Serie B, ma allora ne salivano in A solo tre».
