Le pagelle BRUTTE di Bari-Juve Stabia: Radunovic sfoglia le margherite, Candellone batte Lasagna, Longo si sgola in piemontese

Le pagelle brutte

Un inizio come peggio non poteva essere per il Bari, crollato sotto i colpi della Juve Stabia con un perentorio 3-1. Una brutta prova corale dei biancorossi, colpevoli di numerose ingenuità su tutte quelle costate i due gol in fotocopia delle vespe nel primo tempo. Di seguito le nostre pagelle BRUTTE di Bari-Juve Stabia. Una scelta editoriale che accompagnerà il post partita volta a unire la critica giornalistica, a un sano umorismo.

Bari esultanza pagelle BRUTTE Bari-Juve Stabia
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Le pagelle brutte: Bari-Juve Stabia

La difesa

RADUNOVIC 5: Passa la gara a sfogliare i petali di margherite nell’area piccola. Esco o non esco, esco o non esco… Ma la margherita dà sempre lo stesso risultato: non esco. Straordinario per i giardinieri del San Nicola.

PUCINO 5: Per via dell’età non viene impiegato più da terzino, per via delle caratteristiche difensive è autore di una brutta gara da braccetto, per via del suo interno destro ha l’egemonia delle punizioni. Come Balto, sa soltanto quello che non è.

VICARI 5: Ride, ogni volta che lo inquadrano ride. Che c’è da ridere nell’essere sopraffatto da Candellone? (PS complimenti Leo, ottima partita).

OBARETIN 6: Un’altalena di emozioni, negative in difesa ma positive in attacco. Paradossalmente è l’uomo più pericoloso in avanti. Quantomeno dà qualcosa di cui parlare a differenza dei suoi compagni.

Obaretin
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Il centrocampo

FAVASULI 4,5: Corre ovunque sulla fascia destra, taglia centralmente, poi lo trovi anche sulla fascia sinistra. È riuscito nell’impresa di non essere incisivo in tutte le zone di campo.

MAIELLO 5: Forse tutti quelli che dicevano che i fantasmi non esistessero avevano soltanto paura di ammetterlo.

BENALI 5: Nello spogliatoio lo hanno affettuosamente battezzato Mastrolindo. Beh, oggi ha scoperto che esiste lo sporco impossibile.

DORVAL 5: Le sue diagonali sbagliate sono un argomento trito e ritrito, anche oggi tocca parlarne. Almeno ci mette lo zampino nell’assist per Ricci.

(Dal 14′ st) RICCI 6: Ok il gol, ok il compitino, ma cosa abbiamo fatto di male per vedere lui e Pucino battere le punizioni?

(Dal 14′ st) MAITA 5.5: Svagato, con la testa dà un’altra parte. Era difficile far rimpiangere il suo predecessore, ma c’è riuscito.

Maita
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L’attacco

SIBILLI 5,5: Shakespeare scriveva «Insegnami a scordarmi di pensare». Peppe lo fa nel secondo tempo e inizia ad essere incisivo. Non si incarta più con i compagni in strani fraseggi, ma ormai la partita è andata e solo Maradona vinceva le partite da solo.

SGARBI 4,5: Fosse nato negli USA sarebbe diventato un grande ricevitore di football americano, ma è nato a Bolzano. Ha preferito il calcio all’atletica e quindi sarebbe anche il caso di palleggiare, fraseggiare, verticalizzare, fare la fase di non possesso e – soprattutto – marcare gli avversari sui corner a sfavore. Insomma, di distinguere questo sport dagli altri 2.

LASAGNA 5: Si crea 3 occasioni, non ne sfrutta nemmeno una. Og Mandino diceva «So che piccoli tentativi, ripetuti, completano qualsiasi compito», ma sicuramente non ha mai giocato una partita di calcio. Perde la sfida a distanza con Candellone ed è tutto dire (PS ancora complimenti Leo, ottima partita).

(Dal 1′ st) NOVAKOVICH 6: La sua fisicità contro una difesa bassa era la scelta più ovvia, infatti con il suo ingresso il Bari finalmente inizia ad essere pericoloso. Peccato che corra ancora con il freno a mano tirato.

(Dal 26′ st) MANZARI 6: Mitt a Manzar

Novakovich
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LONGO 4,5: Una vecchia canzone di Rino Gaetano recitava «Ti guardo la notte, eri sempre più bella e non come adesso nei sabato sera». Ecco, nel pre campionato questo Bari era giorno dopo giorno sempre più bello, ma ha cambiato volto il sabato sera, proprio quando non doveva. Dopo aver richiesto rinforzi in tutti i modi, dalla prossima conferenza ci proverà in inglese, in arabo e perfino in dialetto piemontese.

By Redazione PianetaBari

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