Il Bari continua a vincere al San Nicola, dopo il bel successo di due settimane fa con il Cittadella, che vale il 14° risultato utile consecutivo. Una buona prova per i biancorossi, che hanno detto la loro nel primo tempo grazie all’ennesimo acuto di Dorval (il quarto stagionale).  Di seguito le nostre pagelle BRUTTE di Bari-Cesena. Una scelta editoriale che – ribadiamo – accompagnerà il post partita, volta a unire la critica giornalistica, a un sano umorismo. Clicca qui per rileggere le pagelle brutte di Brescia–Bari.

Le pagelle brutte di Bari-Cesena
La difesa
RADUNOVIC 6: Nel primo tempo dimentica il carisma nello spogliatoio. Qualche uscita a vuoto, Pissardo che si scalda precauzionalmente gli fanno aprire il borsone a fine primo tempo. Di lì in poi fa capire al Cesena e a Prestia che per abbattere il muro di Belgrado non servono le spinte, ma le cannonate.
PUCINO 6.5: Nessuno riesce a fare ciò che vorrebbe con il buon Raffaele. Provano a dribblarlo e niente, provano a superarlo in velocità e niente, a sovrastarlo e niente. Addirittura Ciofi su un calcio d’angolo prova anche a sfilargli la maglia ma nemmeno quella si fa togliere, visto che è quella della centesima presenza a Bari. Domani parla in conferenza, preparatevi ai suoi soliloqui.
MANTOVANI 7: Mette al guinzaglio Shpendi (anche se il vero Shpendi era a Carrara questa giornata), mette a cuccia Antonucci e ammaestra Kargbo. Il pericolo per gennaio è il circo Orfei che cerca un nuovo domatore.
OBARETIN 6.5: Gran partita per un ragazzo che non giocava da tempo. Qualche piccola disattenzione, ma fa un figurone contro uno degli attacchi migliori del campionato. Se non fosse in prestito dal Napoli siamo sicuri che Magalini e Di Cesare l’avrebbero “acquistato”.

Il centrocampo
OLIVERI 6.5: Longo in settimana ha detto che deve lavorare per fare più gol è assist, ma è anche vero che è difficile farli quando ti ammazzi in fase di ripiegamento. Sacrificato? Può darsi. Anche Eto’o lo era all’Inter, ma tutto è più dolce quando arrivano i risultati e quindi non ci interessa del tabellino, delle aspettative e del telecronista che per tutta la parte l’ha chiamato Olivieri.
(Dal 39 s.t.) FAVASULI sv
MAITA 6: Un po’ impreciso nelle uscite e nel palleggio, ma fa una gran lavoro senza palla e corre per 2. Diciamo che non ha voluto esagerare per non dover dire di nuovo no a Mignani a gennaio.
BENALI 7: Vista la crisi del Manchester City, pare che Guardiola abbia chiesto alla sua dirigenza l’acquisto di Benali a gennaio, noto tifoso citizens. A De Bruyne, poi, è stato proposto il Palermo: il belga è titubante perché così non giocherebbe con il migliore centrocampista della Serie B.
DORVAL 7,5: Al posto giusto nel momento giusto. Si inverte di ruolo con Novakovich e segna un gran gol di testa che oramai sta diventando un marchio di fabbrica. Lui sta a questo Bari come una svalutazione dei prodotti in magazzino sta ad una società . Ovvero, è fonte importante di rischio imprenditoriale.
(Dal 39 s.t.) TRIPALDELLI sv

L’attacco
FALLETTI 5.5: Ci prova, ogni tanto si intestardisce, ma è il cugino del Falletti di inizio stagione. Dai Cesar, vedi come Cianci sta risollevando la tua Ternana. Diciamo che siamo pari così, torna a volerci bene.
(Dal 19 s.t.) LELLA 6: Fa il suo, mette fisico e forza quando ce n’era bisogno. Apporto poco vistoso ma fondamentale, un po’ come la carta Giovanni che dà solo un +10 ma fondamentale per battere l’avversario. Off topic: giocate a GCC Pokémon Pocket.
LASAGNA 5.5: Non è la partita giusta per le sue caratteristiche. Tutto sommato si impegna e cerca di aiutare la squadra. Insomma la Lasagna è sempre buona, ma la morte sua è di domenica e non di sabato. Figuriamoci di venerdì sera.
(Dal 31 s.t.) SIBILLI 6: Voto di coppia con Favilli perché non hanno proprio avuto possibilità di fare qualcosa in fase offensiva, ma entrambi si sono spesi in ripiegamento. Ci saranno partite migliori per attaccare, ma l’abnegazione basta per guadagnarsi una cena pagata da Bellomo da Brasciò.
NOVAKOVICH 7: Oggi tutti a scuola da prof Novakovich. Prima dimostrazione di protezione palla, poi di finta, addirittura con la suola, e infine di cross. L’unica lezione che manca è quella sul gol: non ne ha avuto possibilità e forse un po’ gli dispiace di segnare ad un suo connazionale, ma va bene lo stessoooo (semicit.).
(Dal 31 s.t.) FAVILLI 6: Vedi Sibilli.
LONGO 6.5: Stanno finendo gli aggettivi per il tecnico piemontese, che dopo aver fatto le nozze coi fichi secchi, ha portato una squadra reduce dalla finale playout al quarto posto di Serie B, con una serie di prestazioni convincenti e risultati che gli danno ragione. Ha detto che si augura che si abbia la forza di migliorarsi nel mercato invernale. Gli auguriamo di non ritrovarsi con Lulic, Guiebre, Kallon e Puscas.
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