Lunedì pomeriggio, in un San Nicola deserto, il Bari ha mancato ancora una volta l’appuntamento con la vittoria pareggiando 1-1 contro il Pescara. Dopo il vantaggio degli ospiti al nono minuto di gioco, i biancorossi hanno avuto l’occasione di pareggiare i conti ben prima del colpo di testa di Maggiore. Al minuto 65 l’arbitro ha assegnato, dopo il richiamo al VAR, un calcio di rigore per fallo di Letizia su Castrovilli. Sul dischetto Moncini che… lo ha sbagliato per ben due volte.

Il rigore di Moncini ed il paragone illustre
L’ex Brescia ha inizialmente incrociato la traiettoria facendosi ipnotizzare da Desplanches, ma il direttore di gara ha riassegnato il calcio di rigore in quanto il portiere non aveva almeno un piede sulla linea dell’area di rigore. Tuttavia Moncini, che ha scelto di ribattere il rigore, ha deciso di cambiare angolo tirando alla sua destra. Anche qui, come fatto poco prima, il portiere abruzzese ha battezzato l’angolo giusto bloccando la sfera. Vivarini in conferenza stampa ha poi spiegato come l’attaccate ex Brescia se la sentisse, malgrado il precedente errore.
Un episodio molto curioso, ma non nuovo nel calcio. In Italia, infatti, solamente qualche settimana fa, era capitata la stessa cosa all’attaccante della Roma Artem Dovbyk. L’ucraino, durante il match di Europa League contro il Lille, ha sbagliato due calci di rigore in serie tirandoli alla stessa maniera. Subito dopo ne venne assegnato anche un terzo che, quella volta, sbagliò Soulè. A differenza di quanto successo quella sera nella Capitale, il Bari è riuscito ad ottenere almeno un punto evitando la beffa delle beffe.

