Mignani: “Il nostro campionato è iniziato dopo il mercato. Diaw e Di Cesare recuperati. Catanzaro? Ha un’infinità di soluzioni”

La conferenza di Mignani pre Bari-Catanzaro

Archiviata la gara col Pisa, domani si torna già in campo. Il Bari ospiterà il Catanzaro per la sesta giornata di campionato contro la formazione allenata dal grande ex Vivarini, reduce dal ko pesante col Parma. A presentare la partita contro i giallorossi dalla sala stampa del San Nicola mister Michele Mignani. PianetaBari seguirà l’evento col direttore Claudio Mele inviato allo stadio.

La conferenza di Mignani

Inizia la conferenza di Mignani.

Quanto conta vincere domani? Diaw è recuperato?
“La vittoria serve sempre, ma anche agli avversari. Noi abbiamo voglia di vincere e ce la metteremo tutta, come sempre. Diaw sta meglio, ha lavorato per buona parte con la squadra. Se oggi sta bene può essere tra i convocati”.

Come sta Di Cesare?
“Valerio ha lavorato bene. La scorsa settimana ha avuto un piccolo fastidio, ma io cerco di vedere e valutare tutti i componenti della squadra. Zuzek stava meglio di Di Cesare e l’ho scelto, ma Valerio ora sta bene”.

Quali pericoli dal Catanzaro?
“Il Catanzaro è una squadra che lo scorso anno ha fatto 96 punti e 102 reti, numeri importantissimi. Non ha cambiato molto e ha mantenuto buona parte dei giocatori dello scorso anno. È una squadra molto competitivo e offre un’infinità di soluzione per giocare un calcio moderno. Noi dobbiamo preoccuparci di Iemmello e tutti gli altri come Biasci, Sounas, Vandeputte he possono darci problemi”.

Mignani è preoccupato dai pochi gol segnati?
“Stiamo lavorando per trovare il mondo per renderci pericolosi. A volte ci sono squadre che hanno giocato con un attaccante solo ed erano pericolosi. Secondo me il nostro campionato è iniziato quando è finito il mercato, perché ci siamo completati. Solo ora recuperiamo Diaw e stiamo facendo crescere i giocatori che sono arrivati gli ultimi giorni. Ora dobbiamo mettere il piede sull’acceleratore perché nessuno si aspetta più”.

Mignani avrebbe preferito incontrare il Catanzaro in un altro momento?
“Il Catanzaro nell’ultimo anno ha perso due partite, oltre alla gara di Coppa Italia. È una squadra che ha le sue certezze, con Vivarini un allenatore bravo e equilibrato. Hanno la possibilità da neopromossa di fare un buon campionato senza pressioni. Io poi ho visto la partita col Parma e penso che a loro è andato tutto bene e al Catanzaro è andato tutto storto. Me l’aspetto inizialmente più prudente, ma all’interno di una partita ci sono più partite e quindi ci saranno momenti dove saranno più spavaldi”.

Koutsoupias può giocare?
“A me piace molto e tengo sempre in grande considerazione. Col Pisa ho fatto scelte diverse, però domani può rientrare nei miei pensieri”.

La classifica la guarda Mignani?
“Guardare la classifica ora non serve. A fine anno ognuno ha ciò che si merita. Poi in questo momento la classifica non è molto veritiera, sia per il mercato sia perché alcune devono recuperare diverse partite. Bisogna dare continuità di risultati e soprattutto vittorie”.

Achik e Aramu come stanno?
“Non abbiamo mai avuto Diaw. Aramu lo conosco e sta crescendo di condizione. Achik viene dal Cerignola e ha bisogno di lavorare tanto con noi. Chukwu è un ragazzone che a livello fisico che può giocare coi grandi e tatticamente si sta impegnando. Non si possono quindi avere tante aspettative. Già bisogna ri graziare che entrando ci ha fatto pareggiare. Ogni tanto le mostra ogni tanto le nasconde In questo momento non credo sia valutabile”.

PB – Che rapporto Mignani ha con Vivarini?
“Vivarini è un amico, abbiamo fatto il corso a Coverciano insieme e stavamo spesso insieme .Nel tempo ci siamo confrontati ed è una persona che stimo. Ha dimostrato ampiamente che è un allenatore bravo. In Serie B magari hai bisogno di una squadra. Credo che vorrà fare punti, non credo vorrà dimostrare qualcosa a nessuno. A Bari ha fatto benissimo arrivando a un passo dalla promozione. Merita solo i complimenti da parte mia”.

Quanto è lontano questo Bari dal Bari che Mignani ha in testa?
“Non ho avuto la possibilità di allenare la squadra tutta insieme, ma ormai è un’abitudine se penso al primo anno. Anch’io sono curioso di capire ciò che viene fuori e ciò che può essere. Se penso alla prima partita col Palermo partimmo molto bene, poi restammo in 9. Anche a Cremona e col Cittadella abbiamo fatto bene. Questa è una squadra ancora da scoprire. Questo non è ora il tempo delle valutazioni e dei giudizi, ma dobbiamo lavorare”.

Come sta fisicamente la squadra?
“La testa fa tutto. In questo momento le squadre stanno tutto bene. Spero che la condizione sia in crescita, anche se penso che sia ottima. Poi anche i campi ti danno qualcosa”.

Ci può essere un’esclusione eccellente per Mignani?
“Ci sono giocatori che quando non sono al 100% possono fare al caso nostro. Pensi che anche se non sono nel loro momento migliore possono esserti utili per le loro caratteristiche. Ma non ho problemi ad escludere nessuno. Io penso che da quando sono a Bari ho fatto sempre scelte che ritenevo opportune, guardando sempre sul campo senza pensare al nome o al cognome. La settimana scorsa ho lasciato Di Cesare ad esempio”.

By Claudio Mele

Ho un assegno di ricerca in matematica, sono anche un insegnante di matematica e fisica. Nel tempo libero faccio il giornalista (con scarsi risultati)

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