Protagonista in passato, comparsa nel presente. Nel giorno del suo trentesimo compleanno, Mattia Maita resta un punto interrogativo all’interno del panorama biancorosso. Anche in questo precampionato è stato declinato al ruolo di riserva, con Longo che gli ha preferito Lulic contro il Frosinone sebbene il forfait di Benali. L’ex Catanzaro resta per leadership un punto di riferimento, ma anche in un giorno di festa i nodi sul suo destino restano da sciogliere.
Maita: tra passato, presente e quel che sarà del futuro
Arrivato a Bari da Catanzaro nel gennaio del 2020, Mattia Maita ha pian piano scalato le gerarchie del centrocampo biancorosso sino ad imporsi tra il 2021 e il 2023 con la vittoria della Serie C da assoluto protagonista e il terzo posto in Serie B mettendosi in vetrina come uno dei migliori giocatori della serie cadetta.
La scorsa stagione però il centrocampista ha deluso, esattamente come tutto il Bari. Diversi infortuni non gli hanno permesso di essere efficiente come l’annata precedente. Nella parte finale della stagione ha ripreso in mano la squadra, conducendola verso la salvezza. Dopo la vittoria di Terni però le sue parole sul futuro sono risultate vaghe e poco precise, lasciando tutto in bilico.
Durante il ritiro di Roccaraso, nonostante sulla carta sia il giocatore con più presenze della rosa, è partito sempre dalla panchina in tutte le amichevoli disputate. C’è poi la questione fascia da capitano, con la decisione ufficiale che andrà presa a breve. Non ci son certezze ma la sensazione è che, dopo 156 presenze, 5 gol e 13 assist, le strade tra Maita e il Bari siano destinate a separarsi. Mignani è pronto ad attenderlo, sebbene le smentite di questa mattina. Il tempo stringe e il futuro del centrocampista messinese dovrà essere delineato a breve.
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