Una prima da dimenticare per Giulio Maggiore, che dopo la disastrosa prova con la Juve Stabia ha vissuto dalla panchina il pari con la Cremonese (clicca qui per leggere l’analisi della gara). Nulla di preoccupante, sia chiaro, considerando che il centrocampista è arrivato l’ultimo giorno di mercato dalla Salernitana in prestito con diritto e obbligo di riscatto e necessita di un fisiologico tempo d’ambientamento. Quest’oggi il centrocampista spezzino si è presentato ai giornalisti presenti in sala stampa dalla pancia del San Nicola. Queste le sue dichiarazioni.

Le parole di Maggiore
Inizia la conferenza di Maggiore.
Cosa non ha funzionato questi primi mesi a Salerno?
«La retrocessione è stata pesante per come è arrivata, per una serie di motivi che ti porti dentro, poi anche il ritiro successivo non è stato facile con il mercato aperto. Malgrado qualche richiesta sono rimasto lì, ma la testa e la situazione al livello tecnico non è stata delle più facili. Ci sono alti e bassi, che vanno affrontati».
Cosa rappresenta Bari per Maggiore?
«La mia voglia di rivalsa, di tornare ad essere quello che comunque sono stato e so di essere mi ha spinto a venire qui. La voglia e l’ambizione e il desiderio di tornare a fare quello che so fare è tanta. C’è da lavorare quotidianamente su se stessi e mettersi a disposizione della squadra. Questo è il mio obiettivo. Voglio affrontare questi mesi a Bari con grande spirito, voglia e fare questi mesi nel miglior modo possibile e poi capire cosa accadrà l’anno prossimo».
Dove pensi di esprimerti al meglio?
«Posso fare sia il mediano che la mezzala. La competizione è fondamentale e può aumentare il mio livello e quello dei compagni. C’è grande voglia di mettermi a disposizione quale che sia il ruolo. Le mie migliori stagioni le ho fatte da mezzala d’inserimento in un 4-3-3. Un ruolo che mi piace e in cui mi rivedo, sebbene abbia fatto tanti altri ruoli».
Come sta Maggiore fisicamente?
«L’esordio non è stato facile anche per la partita contro un avversario particolare del campionato. Questa è la terza settimana di allenamento, io ho grande voglia di mettermi a disposizione e dare il mio contributo».
Quale è stato il primo approccio con mister Longo?
«Un approccio positivo da parte dei miei compagni. Con il mister ho parlato sin da subito. C’è grande voglia di giocare con la palla e mantenere il possesso, queste prime settimane sono state molto positive».
Com’è nata la trattativa?
«Si è sviluppata negli ultimi giorni, già prima dell’ultima giornata pre chiusura mercato le cose si erano portate avanti. La Salernitana doveva chiudere delle situazioni, ma io avevo grande desiderio di venire a Bari. Al procuratore e al direttore ho dato grande disponibilità. Volevo venire in una piazza che vive di calcio, come Salerno. Questa è una piazza storica e affascinante, poi ho un bel ricordo perché ho fatto il mio esordio con lo Spezia al San Nicola quando avevo 18 anni. Non ci ho pensato due volte. In estate, quando mancavano 24 ore, è arrivata la richiesta del Pisa, ma per questioni personali, da spezzino, ho declinato con dispiacere la proposta di Inzaghi. Era una bella occasione contrattuale, ma non me la sono sentita per essere in pace con me stesso».
Che momento è per il Bari?
«Vedo un gruppo che ha grande voglia di lavorare e migliorare, consapevole dei limiti dell’ultimo periodo. Bisogna guardare anche il lato positivo di un gruppo che ha grande ambizione e voglia, che non vuole mollare alcun centimetro di qui alla fine. Ci metteremo sul pezzo per migliorare e finire la stagione nel miglior modo di possibile»
L’obbligo di riscatto in caso di A è uno stimolo in più?
«Sicuramente sì, ma a prescindere da questo c’è voglia di far vedere il giocatore che sono. È un obiettivo che quotidianamente lavorando si può avvicinare. Poi sappiamo quanto sia complicato. C’è voglia di fare bene poi vedremo, cosa sarà tra qualche mese».
Termina la conferenza di Maggiore.