Magalini: “Per il Bari anno di transizione, senza limitare le ambizioni. Col Mantova costretti a un risultato positivo”

Le parole del direttore Magalini

Tra i doppi ex di Bari-Mantova, match della quinta giornata di campionato, c’è il direttore Giuseppe Magalini. L’attuale ds dei pugliesi ha ricoperto lo stesso ruolo in Lombardia quasi vent’anni fa, risultando protagonista di diverse promozioni e un approdo in Serie A mancato per centimetri nella finale playoff col Torino del 2006. In vista della gara con i virigiliani, Magalini è intervenuto a La Gazzetta di Mantova.

Marin Longo Di Cesare LDL Magalini NDA PianetaBari Talk Calciomercato Bari
Copyright: SSC Bari

L’intervista a Magalini

Come ha vissuto la promozione del Mantova?
«Il mio cuore è biancorosso – dice il ds mantovano –, e anche qui in Puglia sanno che sopra c’è scritto Mantova. L’anno scorso a Catanzaro avevamo praticamente messo su un Mantova club. Abbiamo fatto vedere calcio a tutta Italia (dice usando il noi come fosse ancora dirigente Acm, ndr), è stato bellissimo. Soprattutto perché ho sempre seguito le vicende biancorosse e per tanti anni non c’è stato molto per cui gioire»

Quali sensazioni vive allora in vista di questo Bari-Mantova?
«Da un lato ci sono l’emozione e le ragioni di cuore, dall’altro c’è l’assoluta necessità del Bari di fare un risulta- to positivo dopo una partenza non esaltante. Sarà una partita molto più delicata per noi che per il Mantova, questo è sicuro».

A Bari l’ambiente è caldo…
«Bari è una piazza che negli ultimi anni ha vissuto alti e bassi incredibili. Due anni fa ha sfiorato la A, l’anno scorso si è salvata per un pelo. Questo deve essere un anno di transizione, in cui innanzitutto non soffrire troppo. Il che però non vuol dire limitare le ambizioni. Non siamo partiti bene, ma abbiamo sistemato la squadra nella fase finale del mercato e sono convinto che i risultati arriveranno».

Magalini Favasuli Calciomercato Bari al volante
Copyright: SSC Bari

Il Mantova invece come lo vede in questa serie B?
«Molto bene. Contro la Salernitana ero al Martelli e ho visto una gran bella squadra trascinata da un entusiasmo incredibile. Mi sembrava di essere tornato ai nostri tempi, quando da debuttanti in B stupimmo tutti. Io credo che il Mantova debba continuare così, sulla sua strada, senza porsi dei limiti, perché potrebbe anche ripercorrere le orme della squadra di vent’anni fa. Finora, nonostante sia zeppo di debuttanti, ha dimostrato di poterci stare alla grande e soprattutto ha mostrato un’identità ben definita e vincente».

A Bari al suo fianco come vice ha ritrovato l’altro ex Acm Valerio Di Cesare, che proprio lei portò a Mantova tanti anni fa. Come funziona questa coppia?
«Sì, Valerio lo prendemmo a gennaio nel primo anno di serie B. Io lo conoscevo dalle giovanili della Lazio e avevo grande fiducia in lui. Poi ha fatto la sua carriera e qui a Bari è diventato un’istituzione. Mi ha chiesto di lavorare al mio fianco e ne sono felicissimo, anche perché ha tante motivazioni e s’impegna moltissimo. Parliamo spesso anche di situazioni vissute a Mantova, Valerio ricorda la città con grande affetto e ogni tanto mi rimprovera di averlo ceduto all’epoca al Vicenza».

Per finire torniamo al campo: come immagina Bari-Mantova di sabato allo stadio San Nicola?
«Sarà una partita molto difficile per noi. Conosciamo il valore del Mantova e sappiamo anche che potrà giocare sulle ali dell’entusiasmo. Il Bari dal canto suo è costretto a cercare un risultato positivo a tutti i costi ed è quello che cercherà di ottenere anche se non sarà facile».

By Redazione PianetaBari

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Post Correlati