Chi è Giuseppe Magalini, il nuovo ds del Bari e allievo di Sartori

Il FOCUS sul nuovo ds del Bari: Magalini

Sciolte le ultime riserve, il Bari ha cambiato, dopo tre anni, il leader dell’area tecnica. Toccherà a Giuseppe Magalini occuparsi del mercato biancorosso, coadiuvato da Valerio Di Cesare nel ruolo di responsabile dell’area tecnica.

Magalini Inzaghi
Copyright: US Catanzaro

Chi è Magalini: gli inizi al Chievo, il “miracolo Mantova” e le esperienze in C

Nato nel 1961 a Villafranca di Verona, Magalini muove i primi passi nel mondo calcistico al Chievo Verona, occupando il ruolo di responsabile del settore giovanile dei gialloblù negli anni della prima promozione in Serie A dei Mussi volanti. Nell’esperienza al Chievo, Magalini ha l’opportunità di lavorare a stretto contatto con Giovanni Sartori, rinomato dirigente autore di alcune tra le migliori opere del calcio italiano moderno tra lo stesso Chievo, l’Atalanta e il Bologna.

Nel 2003 Magalini passa al Mantova, in Serie C2, società di cui diviene direttore sportivo. A Mantova Magalini realizza quello che è definibile il capolavoro della sua carriera: i virgiliani ottengono due promozioni consecutive, approdando nel 2005 in Serie B. Nella stagione d’esordio nel campionato cadetto, i lombardi raggiungono il 4° posto in regular season e approdano alla finale play-off, persa ai tempi supplementari contro il Torino. Negli anni successivi, il Mantova si stabilizza nella prima metà della classifica, raggiungendo 8°, 9° e 13° posto in classifica, realizzando i migliori risultati degli ultimi cinquant’anni del Mantova. Nella stagione 2009/2010, tuttavia, il Mantova si classifica 20° e retrocede in Serie C1. Al termine di quella stagione i biancorossi retrocedono e Magalini abbandonerà la società, che in quella stessa estate fallirà e sarà costretta a ripartire dalla Serie D.

Negli anni di Mantova, Magalini crea un lungo e fruttuoso sodalizio con Mimmo Di Carlo, che si rinnoverà anche successivamente a Vicenza, e lancia diversi calciatori di futuro successo, tra cui i futuri tecnici Gabriele Cioffi e Gennaro Volpe, nonché capitan Valerio Di Cesare.

Dopo l’esperienza nella città virgiliana, Magalini si trova in una sorta di limbo in terza serie: con la Cremonese, nel 2010/2011, in una squadra nella quale spicca un giovane Massimo Coda, raggiunge l’11° posto in Prima Divisione (il corrispettivo della C1), risultato bissato nella 2013/2014 con il Grosseto in una stagione complicata, segnata da 4 differenti allenatori.

Da questo limbo Magalini ne viene fuori, quantomeno in parte, nell’esperienza triennale all’Alessandria, nella quale si piazza rispettivamente 5°, 4° e 2° arrivando, nella stagione 2016/2017, in finale play-off, persa contro il Parma proprio di Di Cesare che poi volerà in Serie A. Nella stagione 2017/2018 è alla Reggiana, nel girone B di Serie C, dove si classifica 4° raggiungendo i quarti di finale di play-off. Nell’annata successiva è il direttore sportivo della Viterbese: un’esperienza breve, che si esaurisce nel novembre dello stesso anno, ma nella quale Magalini incrocia per la prima volta le strade con Jari Vandeputte, che ritroverà spesso nelle sue future esperienze.

Magalini
Copyright: US Catanzaro

Il rilancio: i successi a Vicenza e Catanzaro

È nella stagione 2019/2020 che Magalini torna a vincere un campionato di terza serie, con il Vicenza, nella stagione prematuramente interrotta dal lockdown (ma che i lanerossi stavano conducendo con ampio scarto) con il rinnovato rapporto con Di Carlo e in campo, tra gli altri, ancora Vandeputte. Nella 2020/2021 i veneti raggiungono una salvezza tranquilla in Serie B, al 12° posto, galleggiando costantemente in acque sicure senza mai incrociare la zona play-out. Nell’annata 2021/2022 le cose precipitano: il Vicenza prova a consolidarsi con alcuni acquisti di categoria, ma la squadra non ingrana mai e Magalini viene sollevato dal suo ruolo ad inizio novembre, con la squadra al 19° posto (a fine anno retrocederà ai play-out).

Dopo una lunghissima attesa per rivincere la Serie C per la seconda volta in carriera, Magalini non deve attendere più di tanto per il terzo timbro in terza serie. Nel 2022/2023 il Catanzaro della famiglia Noto lo sceglie come direttore sportivo, con Vincenzo Vivarini in panchina e una squadra con una base già impostata. Su suddetta base Magalini inserisce gli innesti giusti, con alcuni colpi fondamentali per il salto di categoria, e stravince il girone C di Serie C con “la squadra dei record” che si farà conoscere in tutta Europa per i punti raccolti, i gol segnati e l’infinita striscia di imbattibilità interrotta, guardacaso, solo dalla Viterbese.

Il resto è cronaca attuale: la stagione appena conclusa racconta di un Catanzaro 5° in Serie B da neopromossa, risultato di alto livello raggiunto con una squadra che ha speso molto meno di parecchie corazzate finite alle spalle in classifica. L’eliminazione in semifinale play-off contro la Cremonese non ha spostato di una virgola il giudizio sulla stagione, anzi, lo amplifica se possibile.

La storia di Magalini racconta, dunque, di un dirigente che ha raggiunto risultati di pregio in giovane età, per poi vivere un momento di transizione a cui è seguito un recentissimo rilancio.

By Gianluca Losito

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Post Correlati