Artefice della ricostruzione del Bari il direttore sportivo Giuseppe Magalini. L’ex dirigente del Catanzaro, prossimo avversario dei biancorossi venerdì sera, a più di un mese dal termine della sessione estiva di mercato ha parlato dei primi mesi in Puglia. L’esperto dirigente veneto, in un’intervista al Corriere dello Sport a firma Antonio Guido, si è concentrato sulle virtù del suo Bari.

Le parole di Magalini
«Siamo tutti rammaricati perché ci mancano dei punti, ma dobbiamo essere più bravi a guadagnarceli. Non dobbiamo nasconderci dietro gli errori altrui, anche se esistono. Abbiamo responsabilità. In B è complicato vincere. Non è come in C o in A. Vincendo 20 partite in B è promozione sicura, ma con lo stesso numero di vittorie in A non si vince lo scudetto. Il Bari deve pensare in positivo sapendo di avere dei valori. Dobbiamo sbloccarci riuscendo a chiudere le partite con meno difficolta. Occorre essere più cinici, la vittoria non può attendere» spiega Magalini.
Magalini continua la sua analisi: «Siamo convinti di avere dei valori, ma dovremo dimostrarlo, partita dopo partita. Ai nastri di partenza c’erano sicuramente 6 o 7 squadre più forti di noi. Poi al mercato di gennaio qualche club potrà potenziare il suo organico. Noi riteniamo di aver la squadra per fare un campionato di livello. Dove potremo arrivare? Vedremo. La cosa che più ci gratifica è che oggi – per dirla con Mourinho -, cominciamo a sentire “il rumore dei nemici” e questo ci fa piacere. Bastano 2 gare verso l’alto o il basso per cambiare tutto».
Chiosa finale sull’obiettivo stagionale: «Convincere tutti e far lievitare sempre più l’entusiasmo che sta nascendo. Il mio sogno ?. I sogni si fanno di notte, lasciamoli nel cassetto… ».
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