LIVE PB – LDL: “Budget come quello dello scorso anno, obiettivo playoff. Mio padre a volte dice cazzate”

La conferenza di LDL, Magalini e Longo

Si apre quest’oggi la nuova era in casa Bari. Dopo una tragica annata culminata con la salvezza ai playout, i biancorossi ripartono con un nuovo direttore sportivo e un nuovo allenatore. A fare gli onori di casa dalla sala stampa del San Nicola il presidente Luigi De Laurentiis, mister Longo, Valerio Di Cesare e il ds Magalini. PianetaBari seguirà live l’evento col direttore Claudio Mele inviato allo stadio (premi F5 o ricarica la pagina per leggere live gli ultimi aggiornamenti).

La conferenza LIVE di LDL, Di Cesare, Magalini e Longo

Inizia la conferenza.

Parla LDL: «Vengo da un periodo che dire difficile è poco. È stato un anno faticoso, pieno di errori e sfortune. Ho preso decisioni errate e non mi sottraggo, con tante variabili. Ci ho sempre messo la faccia e anche oggi lo sto facendo, per rendere le mie responsabilità a tutti i tifosi e le città di Bari. Un anno così può insegnare tanto. In queste difficoltà ho vissuto forse l’esperienza più bella. Mi sono avvicinato a tutti i giocatori, a Valerio più di tutti. Ci siamo uniti abbracciati e stretti, culminata con una vittoria importante dove abbiamo versato lacrime vere. Mi sono anche ritrovato sotto scorta, sono stato insultato in tribuna davanti ai miei figli. Sono sempre venuto allo stadio, la mia dignità non me la toglierà nessuno. Ora voglio voltare pagina, c’è voluto poco per riaccendere quella voglia di ripartire. Abbiamo Magalini, un direttore sportivo d’esperienza e apprezzato, scopritore di giovani talenti. Mister Longo è stata la persona che abbiamo individuato, con un curriculum di grande rispetto che ci ha colpito per voglia e forza. E poi il vice direttore sportivo Di Cesare. Sono molto felice di questo, aiuterà Magalini a seguire tutto il percorso dell’area tecnica».

Parla Magalini: «Sono molto felice e contento. Sono qua per darmi da fare con tanta gioìa e entusiasmo. Non avrei mai pensato di venire a Bari, sono molto fortunato. C’è tanto da fare, ma c’è tutto per fare bene. Ho ritrovato Di Cesare e sono molto felice di averlo al fianco. Pochi proclami, ma c’è tanta voglia di fare. Vogliamo fare un campionato importante. Siamo contenti di Moreno Longo, lo conosco da tanti anni e so i suoi valori umani e tecnici».

Parla Longo: «Volevo ringraziare le tre figure per avermi dato questa grande opportunità. Scegliere Bari è stato molto facile, era in cima alla lista dove mi piacerebbe . Bari è una grande piazza, non si può rifiutare. Una società che ha portato 33.000 spettatori a una finale playout. Cercherò di dare tutto me stesso per fare un buon lavoro. Mia madre è barese, sono molto legato a questa terra sebbene sono cresciuto a Torino. Il senso di appartenenza mi ha portato ad accettare ancora con più energia».

Domanda a LDL. Come si riparte? «L’altro anno non avremmo mai pensato di fare i playout. Abbiamo perso tanti giocatori e andremo avanti con un gruppo più forte. Quando ho parlato della Serie B come un vanto intendevo su come è difficile come campionato, con squadre con budget da Serie A. Noi eravamo al nono posto, dietro le paracadute e le proprietà straniere. Non posso competere con determinate società. Il budget è come quello dell’anno scorso, importante che ha permesso di vincere al Frosinone ad esempio. Contano le idee, abbiamo riscattato Sibilli e ora stiamo pensando come costruire il nuovo Bari. Abbiamo il nostro bel da fare sicuramente».

Domanda a LDL. Come si risponde a chi dice che si vuole vivacchiare? «Questa società ha ambizione. Allestiremo una squadra che ci può portare in Serie A con il budget messo a disposizione».

Domanda a LDL. Cosa si è sbagliato di più? «Tutti devono fare i propri ruoli. Ci sentiamo tutti i giorni. L’anno scorso con i cambi allenatori mi sono fatto guidare, poi ho fatto scegliere a Polito. Chiaramente ne abbiamo fatti tanti».

Domanda a LDL. Le parole di suo padre? «Mi sono dissociato. Che lui possa dire delle cazzate è ormai un dato di fatto. Lui difendeva la proprietà e per farlo ha usato le parole sbagliate. Ha avuto delle uscite infelici e ci siamo confrontati. Con noi il Bari non fallirà, anche se al Senato è stato uno sragionamento. Noi abbiamo investito cifre ingenti e ho ancora la forza di andare avanti. L’obiettivo sono i playoff, poi ce la giocheremo».

Domanda a LDL. Qual è stato l’errore più grave? «Forse avere la vista annebbiata dopo Bari-Cagliari a giugno inoltrato».

Domanda a Longo. Come si immagina il Bari? «Mi immagino una squadra propositiva, che abbia la volontà di condurre e vincere la partita, senza speculare sul risultato. Si può parlare di numeri, idee e moduli, ma servono dei valori. Ci vorrà un duro lavoro, anche sotto l’aspetto umano con scelte corrette. Non mi piace fare proclami. Io sono un ambizioso e l’ambizione devono averla anche i miei collaboratori e i miei giocatori».

Domanda a LDL. Avete pensato di vendere? «Non ci sono cartelli in vendita. Ad oggi non sono arrivate proposte, se arrivassero le valuteremmo. Mi dispiace che l’ambiente sia contrario, la multiproprietà è diventata un mostro a tre teste. Non mollerò, voglio lottare fino in fondo, per dimostrare che il mio impegno è sano, veritiero e importante».

Domanda a LDL. Quanto vale il Bari? «Non è il luogo. Ho incontrato degli americani con cui ho firmato un modulo per parlare di cifre. Pubblicamente non se ne può parlare».

Domanda a LDL. Concretamente come si può recuperare la credibilità? «La B è un campionato difficile. Il mio lavoro è frustante. Ora ci vogliono i fatti. Abbiamo scelto le persone più importanti. Mio padre mi ha fatto più di qualche sgambetto, ma tutti mi hanno detto di non abbandonarli e ripartire».

Domanda a LDL. Come verrà modificato il budget? «Il budget è di livello, poi dipenderà anche dal lavoro del ds, che ci può portare plusvalenze e dell’allenatore che valorizzerà i giocatori».

Domanda a LDL. Come gestirà la comunicazione? «Se serve per ricucire con la piazza sono pronto a parlare ogni qualvolta sia possibile».

Domanda a LDL. Come far cambiare idea ai tifosi che hanno giurato diserzione? «Mi dispiace dei fischi. La gente è troppo presa dal discorso multiproprietà. Devo venire a tifare questa squadra».

Domanda a Magalini. Che tipo di profili intende comprare? «Abbiamo delle impedenze e delle necissità. Bisogna prendere subito dei giocatori funzionale».

Domanda a LDL. In che percentuale la squadra sarà pronta per il ritiro? «Abbiamo il tempo per arrivare in ritiro con quanti più giocatori possibili. Mi auguro di trovare quanti più giocatori possibili e evitare i ritardi dello scorso anno».

Domanda a Longo. Quanta voglia ha di riscatto dopo Como? «Avrei voluto portarla a termine, ma è un capitolo chiuso. Non faccio promesse, ma la cosa che mi sento di dire è quello di massimo impegno».

Domanda a Longo. Come si riparte? «Dovrò parlare con i giocatori, che tutti abbiano ben chiaro che entusiasmo, voglia e appartenenza siano al primo posto. questa deve essere la base, poi con il direttore e valerio dovremo individuare i profili adatti. Mi piacerebbe avere buona parte della squadra in ritiro, so che non è possibile averli tutti, ma il ritiro è strategico perché consente di lavorare su aspetti che possono spostare gli equilibri nel corso della stagione».

Domanda a LDL. Le parole di Decaro? «Ce l’aveva con mio padre. Io con lui i conti li ho fatti a casa, poi le gestioni sono completamente separate. Spero di riportare con i risultati i tifosi allo stadio. Non mi nasconderò, cercherò di parlare anche di più. Io non mollo nulla».

Domanda a Magalini. Su che sistema di gioco costruirà il Bari? «Ne stiamo parlando. Stiamo analizzando il percorso da qualche giorno e tutti i reparti. CI saranno due giocatori per ruolo. Abbiamo giocatori bravi in rosa, spero che nessuno abbia mal di pancia. Ripartiremo dai giocatori che sono in rosa».

Stessa domanda per Longo. «Non sono fossilizzato sui numeri, mi piace parlare di occupazione di spazi e che pratichi un calcio volubile. Avremo più soluzioni, non sarà una squadra che adopererà sempre lo stesso spartito. Non mi piacciono le rose numericamente troppo larghe, con massimo 22-23 giocatori di movimento».

Domanda a Di Cesare. Ha parlato con i suoi ex compagni? «Ringrazio il presidente e del direttore. Ho sentito tutti molti motivati, adesso col mister e il direttore faremo delle valutazioni. Vorrei che si mettesse un punto, per ripartire tutti insieme e ritrovare quell’alchimia che avevamo 2 anni fa. Esclusivamente per il bene del Bari».

Domanda a LDL. Come colmare il gap con le big?Quel budget può essere considerato in diverse maniere, alcune squadre ci sono arrivate in A, poi sta come viene utilizzato. Ognuno ha il suo pensiero al riguardo. In merito alle squadre che hanno più budget, è una questione di costruzione di un organico lavorativo che può arrivare a dei risultati. Si tratta di costruire un gruppo di lavoro capace di fare la differenza”.

By Claudio Mele

Ho un assegno di ricerca in matematica, sono anche un insegnante di matematica e fisica. Nel tempo libero faccio il giornalista (con scarsi risultati)

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