L’irriducibile Sibilli e la nona sinfonia: il Bari non può farne a meno!

Il FOCUS su Sibilli

Il nuovo Bari di Beppe Iachini centra la seconda vittoria consecutiva in casa battendo per 1-0 la Feralpisalò, decisivo il rigore trasformato da Giuseppe Sibilli nella parte finale del secondo tempo. L’ex Pisa si è dimostrato la vera colonna portante della squadra, pronto a caricarsi la squadra sulle spalle nei momenti di difficoltà. Il suo calcio di rigore ha portato il Bari nelle prime otto del campionato, in piena zona playoff. Un traguardo insperato appena 10 giorni fa.

Sibilli Allenamento
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Sibilli: l’uomo in più

Con nove gol in campionato Giuseppe Sibilli è il miglior marcatore della squadra barese, numeri che basterebbero per far capire quanto questo giocatore sia fondamentale per la squadra di Beppe Iachini. Ben due gol in due partite da quando l’allenatore ascolano è approdato sulla panchina biancorossa, l’attaccante partenopeo è stato messo al centro del progetto come punto focale della rinascita biancorossa. E la nona sinfonia accompagna da sottofondo.

L’apprensione dopo l’uscita anticipata dal campo nel finale di gara contro il Lecco è la prova di quanto Sibilli sia percepito da ogni componente dell’ambiente barese come la lancia appuntita necessaria per andare in guerra. Dopo le rassicurazioni in settimana riguardo il suo graduale recupero dalla distorsione alla caviglia, il campano è stato gettato nella mischia da mister Iachini e tutto il San Nicola ha tirato un sospiro di sollievo. Nella prima parte della gara ha dato una grande mano a tutta la squadra nonostante si vedesse lontano un miglio che non fosse al meglio.

L’ex Pisa ha stretto i denti sapendo che prima o poi sarebbe arrivato il suo momento. Al minuto 57 l’arbitro Santoro ha fischiato un calcio di rigore per un presunto fallo di mano di Kourfalidis avvenuto su un cross dello stesso Sibilli. Successivamente il direttore di gara, richiamato al Var, ha revocato il penalty in quanto il pallone ha carambolato sulla schiena del difendente e non sul braccio. Preludio a quanto sarebbe avvenuto al minuto 78, con l’arbitro Santoro che ha fischiato senza nessun tipo di dubbio il secondo calcio di rigore di giornata per un fallo di mano di Di Molfetta.

Sul dischetto si è presentato il capocannoniere della squadra biancorossa: Giuseppe Sibilli. Senza nessuna paura il campano ha deciso di prendersi il Bari sulle spalle portandolo in zona playoff. Rigore trasformato perfettamente e tre punti portati a casa. Pur non essendo al meglio, Peppe non ha avuto neanche un briciolo di timore nel calciare quel pallone.

Sibilli Giudice
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Le lodi a Sibilli

Nel post gara mister Iachini ha speso solo parole al miele per lui, sottolineando come l’infortunio di sabato scorso avesse portato apprensione anche all’interno del gruppo squadra: «Va fatto un plauso, per lui è stata una settimana particolare. Lo spirito il cuore sono stati importanti e giusti, non potevo sostituirlo. Ci può dare quelle caratteristiche per scardinare le difese avversarie». 

Ad agosto nessuno si sarebbe mai aspettato che, giunti a febbraio, Sibilli fosse l’unico battito cardiaco in grado di evitare quell’encefalogramma piatto che più di qualche volta è stato il Bari. Il coraggio di andar sul dischetto non è per tutti, egoisticamente si sarebbe potuto pensare che volesse semplicemente incrementare il suo record di marcature nella serie cadetta ma sarebbe stato un ragionamento troppo spicciolo per un ragazzo che ha incarnato i colori del mare di Bari nelle vene.

Sia con il Lecco che con la Feralpi il suo gol è stato festeggiato da tutta la squadra, una festa (e un abbraccio) collettivo simbolo di come il ragazzo sia voluto bene da un intero gruppo squadra e il suo spirito verace napoletano risplenda all’interno del spogliatoio. Giuseppe Sibilli è l’anima di questa squadra, l’uomo che con coraggio e spavalderia si è dimostrato il vero irriducibile a cui il Bari non potrà mai rinunciare.

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By Domenico Farella

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