Bari-Padova non è stata solo la partita che, tre punti a parte, ha certificato il momento di difficoltà dei biancorossi di sponda pugliese. Il match di sabato, infatti, aveva l’aria di essere un banco di prova per diversi elementi in rosa che, ad oggi, non hanno ancora raggiunto quel livello di rendimento nel quale si sperava ad inizio stagione, tra i quali figura Christian Gytkjaer.

Gytkjaer, il vichingo che sta mancando al Bari
L’esperto centravanti è arrivato in estate con l’intento di guidare, assieme a Moncini, il reparto offensivo biancorosso, anche grazie alla sua lunga esperienza in Serie B. E se il suo compagno sembra essersi già preso sulle spalle il peso dell’attacco del Bari, lo stesso non si può dire dell’ex Monza: il bilancio della sua prima fase di stagione, infatti, non può che essere deludente, fatto solo di 1 rete.
A partire dall’infortunio che lo ha tenuto fuori per tutto il primo mese di gare ufficiali. Gytkjaer è poi tornato in campo contro il Palermo, trovando la prima titolarità nella successiva uscita contro la Sampdoria. Ma nei 187 minuti disputati il danese è apparso impreciso, ancora non al top della condizione, senz’altro non ha ancora fornito quel contributo che ci si sarebbe potuti aspettare da un calciatore della sua caratura.
Insomma, questo avvio di Gytkjaer si può sintetizzare nel grave errore che ha portato al grande gol di Fumagalli contro l’Entella. Più che da questi aspetti negativi, però, il vichingo può e deve ripartire da quella voglia con la quale si è scagliato sul pallone vagante nell’area biancazzurra per segnare il gol del pareggio. Dopo la sosta, infatti, il Bari avrà bisogno del miglior Gytkjaer possibile, per provare a risollevare una stagione che – per usare un enorme eufemismo – non è partita col piede giusto.
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