Nelle ultime ore di calciomercato, il Bari ha chiuso per l’arrivo in prestito secco dal Genoa di Andrea Favilli. Il classe 1997, dopo anni di magra in Serie A, ha deciso di rilanciarsi in cadetteria disputando un buon biennio da 10 gol in 49 presenze a Terni. Numeri non esaltanti, ma significativi di quando l’attaccante pisano avesse potuto far bene in carriera qualora non fosse stato martoriato dagli infortuni. Di lui si parlava un gran bene ai tempi delle giovanili della Juventus, con addirittura un futuro assicurato in prima squadra. La realtà è stata poi ben diversa, con numerosi problemi fisici che hanno influito notevolmente sul rendimento di Favilli in tutte le esperienze calcistiche vissute. Clicca qui per rileggere le parole di Magalini sul giocatore.
Il dato sugli infortuni di Favilli
Se possiamo mettere nel conto qualche affaticamento muscolare ai tempi della Primavera della Juve che è costato almeno 8 partite, tutto è cominciato nel novembre del 2017 ad Ascoli quando Favilli ha rimediato la rottura del legamento crociato. Il centravanti pisano ha finito la stagione (30 partite saltate) ed è tornato alla casa madre: la Juventus.
Dal 2018 al 2020 ha saltato 28 partite in maglia Genoa per problemi al ginocchio, al bicipite femorale e agli adduttori. Sempre in Serie A, sono state 19 le gare saltate in una sola stagione a Verona per fastidi al solito bicipite femorale ed 11 a Monza per un’operazione al piede. Dopo vari acciacchi con la Ternana, il suo ultimo infortunio risale a metà marzo. Nel mezzo 12 partite saltate per ko muscolari con i rossoverdi. Il totale, secondo il sito specializzato Transfermarkt, fa 108 partite saltate in 7 stagioni, una media di 15 partite a stagione.
La speranza è che Favilli possa diventare un valore in più per questo Bari, mettendo da parte i guai fisici che hanno costellato la sua carriera. Il talento, infatti, non è in discussione.
View this post on Instagram
