Emmanuele Matino vuole farsi trovare pronto: contro l’Ascoli potrebbe toccare a lui

Il nostro FOCUS su Emmanuele Matino

Sembra strano dirlo, visto quanto poco si è visto in campo, ma Emmanuele Matino è sinonimo di solidità. Per il difensore napoletano parlano i fatti: gettato nella mischia in due momenti difficili, il centrale ex Potenza e Juve Stabia ha all’attivo 90 minuti con la maglietta del Bari. Gol presi nel processo: 0. Ma non si tratta solo dei clean sheet: più generalmente, nei due secondi tempi con Matino in campo il Bari ha serrato le linee, facendo passare le squadre avversarie oltre la metà campo molto raramente.

Le prestazioni dell’arcigno centrale napoletano assumono ulteriormente valore se si considera le situazioni nelle quali è stato chiamato in causa.

Matino allenamento
Copyright: SSC Bari

Il gladiatore

Prima la semifinale play-off contro il Südtirol, con il Bari alla disperata ricerca della rimonta benché in inferiorità numerica. Matino si posiziona sul centrodestra, a volte scivolando sulla fascia, e non fa passare uno spiffero: c’è una sbavatura sul finale di gara, ma nulla che macchia una prestazione affidabile. «Non avevo dubbi, ha una velocità incredibile, fisicità e stacco di testa. Era giusto metterlo dentro, siccome i giocatori hanno gli attributi veri ed hanno risposto presente» dichiarò di lui nell’immediato post gara Ciro Polito

È storia recente invece il subentro contro la Reggiana. Matino entra a sostituire Diaw, permettendo al Bari il passaggio al 3-5-2, nel momento di fine impero Mignani. Il Bari ha perso le certezze della stagione precedente e per il tecnico genovese sono vicini i titoli di coda: Matino potrebbe vacillare, invece si mette ancora una volta sul centrodestra e dà sicurezza al reparto. Un salvataggio e un contrasto vinto per lui: pochi fronzoli, tanta sostanza. L’ex Potenza e Juve Stabia sarà tra i migliori in campo.

Matino e la difesa a 3

Quest’ultimo concetto potrebbe riassumere nel complesso la mentalità di Matino: il difensore cresciuto nel Latina è un marcatore vecchio stampo, che si incolla all’avversario diretto e gli lascia poco spazio. Difficile vederlo difendere in campo aperto, dove rischia di andare più in difficoltà, ma per la difesa bassa del Bari il profilo del numero 5 è pressoché ideale.

Dal punto di vista tattico, Matino è abituato a giocare terzo sulla destra in una difesa a 3 (sistema nel quale ha giocato in entrambi gli spezzoni in biancorosso) ma non si esclude di vederlo anche posizionato sul centro-destra in una difesa a 4. Non solo, però: Matino può fungere anche da terzino destro bloccato, bilanciato da un terzino sinistro a cui sono concesse ampie libertà in fase offensiva. In questo modo, mister Marino potrebbe anche schierare un’ala destra con meno compiti difensivi, sapendo di avere alle spalle un calciatore arcigno nell’uno contro uno. Chi gli è vicino garantisce: in quella posizione Matino è un difensore da medio-alta Serie B.

Con l’Ascoli una nuova chance?

Matino è il perfetto profilo politiano: sempre positivo, mai una parola fuori posto, un perfetto uomo spogliatoio. Chi lo conosce sa quanto il giocatore soffra a restare spesso fuori dai radar biancorossi, chiuso da Vicari e Di Cesare, ma anche da Zuzek. Allo stesso tempo il classe 1998 non ha mai fiatato, anzi si prodiga quotidianamente negli allenamenti per avere una chance. Grande lavoratore, l’ex Cavese e Nocerina è molto apprezzato anche dai compagni – soprattutto da capitan Di Cesare – che gli ribadiscono la stima e la gran maturità nonostante l’età relativamente giovane (ha 25 anni). Matino è un “giovane vecchio”, nella miglior accezione del termine.

Che possa essere arrivato il momento di Matino? Contro l’Ascoli, il Bari sarà in emergenza difensiva. Con Di Cesare squalificato e Vicari in dubbio, Matino si farebbe trovare pronto, all’interno di una difesa a 4 con Pucino, Zuzek e uno tra Frabotta e Ricci. L’alternativa più quotata è la conferma del 3-5-2 visto nella ripresa di Brescia, arma che ha permesso al Bari di tornare ai 3 punti. Un assist ulteriore per il difensore napoletano. In ogni caso, non abbiamo ancora scoperto il vero Matino: chissà che il mese di novembre possa essere l’occasione per lui di mettersi in mostra.

By Gianluca Losito

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