Diaw… alla Cheddira, gioia Vicari (4 anni dopo) e l’hurrà per Maiello: cronaca di una vittoria ritrovata

Il FOCUS sulla vittoria di Brescia

Dopo più di due mesi Bari ritrova il sereno: prima Diaw e poi Vicari per una vittoria voluta dopo un secondo tempo giocato con il cuore e con tanta voglia di vincere. Una gara che ha offerto tanti spunti: la fame di Diaw, la prima gioia (strameritata) di Vicari e la speranza che questo successo possa essere un punto da cui ripartire.

Vicari esultanza
Copyright: SSC Bari

Diaw… alla Cheddira

In un Bari che domenica dopo domenica si dimostrava sempre più arido, tutti quanti aspettavano sbocciasse Davide Diaw. Nella scorsa gara contro il Modena l’ex della gara aveva lavorato in maniera positiva spalle alla porta sacrificandosi più volte, ma nella trasferta di Brescia ha preso in mano la squadra mettendoci quella fame da giocatore navigato, soprattutto nella ripresa.

Subito dopo il gol dell’1-1 davanti ai nostri occhi si è manifestato l’ologramma di quel che fu Walid Cheddira, in rete lo scorso febbraio a Ferrara con una gemma analoga. Con il suo passo deciso, Diaw ha puntato il difensore, lo ha superato in maniera puntuale e nella stessa maniera con cui Cheddira ha fatto esultare un’intera curva nella scorsa stagione, ha scaricato con una potenza inaudita la palla alle spalle di Lezzerini.

Da lì in poi la maglia del prof Maiello mostrata verso le telecamere, dimostrazione di come il gruppo sia unito per raddrizzare questo campionato. Di certo Diaw può ancora migliorare la sua condizione fisica, non è ancora al 100% e questo infonde speranza ai tanti cuori biancorossi che ieri sono ritornati col sorriso tra le labbra.

I numeri di Cheddira ora come ora sembrano inarrivabili, ma nella gara di Brescia si è potuto osservare come Diaw abbia tutti i mezzi per metterci la stessa voglia e caparbietà che in buona parte della scorsa stagione si è visto nel giocatore marocchino.

Le sue dichiarazioni post partita confermano la sua bontà nel cercare la giusta intesa con i compagni. Diaw ha elogiato Marco Nasti applaudendolo e sottolineando come sia abbastanza facile giocare con lui. Una spinta evidente dal punto di vista psicologico per un ragazzo che sta cercando in maniera disperata di ritrovare la via perduta del gol. Nel frattempo Diaw sta rispondendo presente.

Diaw
Copyright: SSC Bari

Vicari: la prima gioia dopo 51 presenze

A decidere questa gara è stato, però,  uno stacco imperioso di Francesco Vicari, l’uomo che non ti aspetti. Dopo 51 presenze con la maglia biancorossa, finalmente è arrivata la sua prima gioia. Un’irrefrenabile contentezza strameritata per un uomo, prima che calciatore, sempre presente e mai fuori posto. Molte volte ci si scorda di quanta esperienza, quanta cultura calcistica possa portare un giocatore della sua portata.

Subito dopo il gol si è rialzato quasi sorpreso di essere stato lui l’uomo ad aver fatto gol. Si è lasciato andare ad una esultanza sfrenata scivolando verso terra nella maniera più naturale possibile, senza pensarci. È stata una gioia caduta dall’alto, un premio per tutte le volte che ci ha messo una toppa in situazioni di difficoltà dove l’intera difesa ha barcollato. 4 anni dopo l’ultima volta: era la Serie A, era uno Spal-Milan finito 2-3 in cui il difensore romano colpì con un colpo di testa, giocato il 26 maggio 2019.

Vicari ha lottato su ogni singolo pallone mostrandosi impeccabile, ha contenuto un attacco rapido come quello bresciano buttando sempre il cuore oltre l’ostacolo. Lui come tutti i leader stanno cercando di andare oltre le proprie possibilità per rimettere sulla giusta strada una stagione storta fin qui come lo è questa.

Vicari esultanza
Copyright: SSC Bari

L’hurrà per Maiello

Da questa trasferta ciò che maggiormente è emerso è la solidità di questo gruppo. Dopo l’infortunio di Maiello il popolo biancorosso si è sentito un po’ perso, come se fosse crollato un perno fondamentale all’interno di un ingranaggio che era in procinto di avviarsi. L’intera rosa ha lottato per non far sentire questo macigno che lo stesso Marino aveva fatto intendere come fosse una autentica tragedia.

Maiello ha ringraziato i suoi compagni di squadra tramite i suoi canali social dimostrando grande affetto nei confronti di quella che è a tutti gli effetti una seconda famiglia per lui.

Tutta la squadra, al triplice fischio, si è riunita sotto il settore ospiti con la maglia numero 17 come se il compagno infortunato fosse lì con loro. Quel meraviglioso quadro sotto i tifosi biancorossi mancava da troppo tempo. Proprio dalla trasferta di Cremona, quando si salutò Menez, l’altro crociato del Bari.  Squadra, Maiello e tifosi come se fossero un unico corpo sperando che questa vittoria dia una grande iniezione di fiducia a tutta la rosa soprattutto dal punto di vista psicologico. Un apripista per una continuità (di vittorie) da ritrovare.

Esultanza Bari Maiello
Copyright: SSC Bari
By Domenico Farella

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Post Correlati