Il Bari è salvo. Merito della vittoria di ieri, merito del suo capitano. A poche ore dal successo di Terni, il difensore Valerio Di Cesare è intervenuto durante la puntata del Tb Sport su RadioBari con Enzo Tamborra, Cristian Siciliani e Antonio Di Gennaro.

L’intervista a Valerio Di Cesare
Si parla della notte di Terni: «Sono felice, perché contava vincere e salvare il Bari, tutto il resto è secondario. Abbiamo fatto un anno incredibile in negativo, che nessuno si aspettava. Retrocedere personalmente vuol dire aver buttato 6 anni, periodo dove abbiamo costruito qualcosa. Scendere in Serie C sarebbe stato un fallimento totale. È stata una serata perfetta, un gol molto bello e importante che ci ha sbloccato. Non ce ne sono in giro di piazze come Bari, sebbene abbia giocato in società che hanno vinto di più. Bari se la gioca insieme alle big italiane».
Di Cesare riavvolge il nastro: «La gara di Cosenza abbiamo iniziato malissimo, però poi avevamo creato tante occasioni da gol. Perdere 4-1 è stata una mazzata incredibile. Prima del Parma avevo una paura incredibile, conoscendo poi i risultati delle altre. Sicuramente abbiamo rischiato grosso».
Inevitabile una domanda sul futuro: «Non ci voglio pensare, voglio godermi la salvezza e staccare. Poi parlerò con la società serenamente per capire se posso essere più utile fuori o dentro il campo».
Di Cesare commenta il video di incitamento alla squadra a pranzo: «Non era un discorso motivazionale. Tremavo, perché quest’anno ho provato emozioni diverse. Mi sono riscoperto fragile, ogni discorso di qualsiasi personaggio mi veniva da piangere. Io ho pianto soltanto una volta l’11 giugno. Questo vuol dire che bisogna imparare dagli errori commessi e ripartite. Lo abbiamo fatto anche tre anni fa dopo un brutto anno in C e poi abbiamo fatto due buone stagioni».
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