A poche ore dalla sfida di campionato contro il Catanzaro, l’amministratore unico del Bari Luigi De Laurentiis ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di DAZN. Tante le tematiche trattate tra cui il rendimento in stagione, la multiproprietà, Caserta, Vivarini ed il percorso dal 2018. Di seguito le sue dichiarazioni. Clicca qui per leggere le parole di LDL in conferenza stampa.

L’intervista di Luigi De Laurentiis
Sul campionato cadetto: «Il campionato di Serie B è sempre molto interessante perchè ogni anno cambiano sette squadre, quasi si rinnova completamente e diventa poco leggibile. Ha una classifica strettissima, siamo tutti a pochissimi punti. L’anno scorso abbiamo fatto un campionato stando sempre all’interno dei playoff però bastava perdere due partite per arrivare al tredicesimo, quattordicesimo posto e arrivare vicino ai playout. Per il pubblico diventa interessante perché la classifica cambia, per quanto ci riguarda è molto difficile avendo quattro retrocessioni. La B si sta comportando troppo da Serie A, spese gigantesche contro ricavi bassi. Stiamo parlando molto di salary cup».
L’impatto del Bari sulla Serie B: «Ci sono realtà che riescono ad essere più virtuose ed avere bilanci dove si perde molto meno. Il primo anno in B, dove ho perso relativamente poco, pur avendo il Bari non sono riuscito ad andare in pari».
Sugli obiettivi stagionali: «Quest’anno noi siamo ripartiti dal ricostruire una squadra, venivamo da anni dove si era persa una finale e questo ci ha portato alla depressione totale. Questa depressione ha travolto la direzione sportiva, l’allenatore che era in forza ed anche tanti giocatori che nel tempo si sono portati ciò addosso. Da un anno all’altro siamo finiti dalla finale playoff alla finale playout. Partire così forti ha scardinato le aspettative. Dopo queste prime tre annualità ondivaghe, l’anno scorso siamo stati più equilibrati. Quest’anno abbiamo detto di levarci tutto il passato e siamo ripartiti costruendo una squadra nuova, ai cancelli di partenza celebrata dai media e dai tifosi ma abbiamo trovato tante difficoltà. Nel ripartire non è facile trovare subito una quadra, le variabili sono sempre tante: abbiamo avuto fuori sia il capitano Vicari che il bomber Gytkjaer. Una partenza diversa rispetto a quella che ci eravamo augurati».
De Laurentiis ha parlato del ritorno di Vivarini: «Con mister Caserta noi abbiamo sviluppato un bel rapporto, è stata una bella esperienza da un punto di vista umano. Ad un certo punto non si riusciva a vedere un risultato che si potesse costruire insieme. Cambiare allenatore in corsa è sempre spiacevole. Ho aspettato il più possibile per prendere questa decisione. Con Vivarini abbiamo perso un’altra finale, era un allenatore che mi era rimasto nel cuore. Una persona di campo e di calcio, molto attenta, un leader nello spogliatoio».

Sul mercato: «Adesso con l’arrivo del nuovo allenatore stiamo già lavorando per capire quali potrebbero essere i cambiamenti. Il mercato dovrà essere utilizzati per trovare nuove pedine e sostituire chi non è allenato verso quelli che devono essere i nostri risultati e verso chi non se la sente rispetto ad una piazza dove non è facile giocare».
Sull’atteggiamento da adottare in Serie B: «Il mestiere di calciatore presuppone il lasciare da parte queste ambientalità, per essere degli sportivi bisogna essere ambiziosi e soprattutto reagire davanti alle difficoltà. Chi è un buon giocatore affronta le difficoltà dimostrando il doppio come un allenatore che cerca di lavorare sui ragazzi con decisione, i caratteri giusti reagiscono con presente. Questo è un campionato da coltello tra i denti, altrimenti è meglio stare a casa».
Sulla dirigenza: “L’anno scorso dopo aver vinto un playout non era facile ricostruire, ci siamo riusciti portando un gruppo squadra nei playoff fino a quattro giornate dalla fine. Poi hanno fallito l’arrivo in zona playoff, traguardo che avevamo promesso alla piazza. Questo ha creato dei mal di pancia. Il mio pensiero è che al primo anno, secondo me, Magalini si è mosso in una certa maniera. Anche nel mercato di gennaio si è mosso molto bene prendendo tre giocatori di alto livelli voluti dall’allenatore. Quest’anno la gestione è vista in maniera meno positiva perchè i risultati sono arrivati meno. Ad oggi dobbiamo aspettare che si arrivi a gennaio e a fine anno per tirare una linea”
Sulla multiproprietà: «Prima dell’estate ho detto che avrei continuato a lavorare per trovare un socio serio che possa affiancarmi per puntare in alto. Voglio vedere questa squadra in A, ci sono degli avvii di trattative. I tifosi saranno i primi a sapere quando ci sarà il partner giusto da presentare a questa piazza. Nessuno più di me vuole che questa storia storia si conclude con un lieto fine. Bari per me è una seconda casa».

Sull’approccio verso questa nuova avventura: «C’era l’emozione di cominciare una avventura completamente nuova in una città che avevo conosciuto solamente dal punto di vista cinematografico. Ho vissuto tutte le emozioni possibili e immaginabili, dalla prima promozione in D sino ai tre anni di C con contestazioni perchè essendo un gruppo importante non era plausibile che non salissimo immediatamente. Al terzo ci siamo riusciti, è stata una emozione fortissima arrivare in B e vedere 50.000 persone lungo il Comune della città. La B è stata pazzesca. Ho vissuto un pò di tutto, molto difficile mentalmente perchè uno ci tiene. Bari è diventata una seconda casa».
Sul ricordo più bello da presidente: «Il ricordo più bello è stata la partita con il Latina in cui abbiamo ricevuto l’ufficialità della vittoria del campionato. La corsa verso Bari con i tifosi che ci aspettavano allo stadio alle due del mattino…È stato un momento incredibile».
Luigi De Laurentiis chiude l’intervista parlando del futuro e rivolgendo, infine, un messaggio alla tifoseria: «Io mi auguro di affiancare la realtà per aiutarli e poi mi auguro che la società che arrivi sia seria e determinata per riportare il Bari in A. Arrivando in A può generare numeri importanti e tornare la piazza che è sempre stata. Mi auguro che possano riportarli dove meritano. In questo momento sto cercando di fare il bene del club, c’è uno storytelling che sta prendendo una brutta piega. E’ un peccato vedere che il tifoso diserti lo stadio, capisco che sia contro il sistema multiproprietà ma in questo momento la proprietà sta facendo i migliori passi per consegnare il club nelle migliori mani. Nel frattempo se ci aiutassero sarebbe meglio perchè ci sono ragazzi in campo che sentono queste pressioni e le sentono sulle gambe. Lancio il messaggio che farò di tutto per fare il meglio di questa squadra».

