Un altro pareggio tra i rimpianti per il Bari, che impatta allo Zini con la Cremonese per 1-1. Un’ottima prova dei biancorossi, l’ennesima dell’ultimo periodo, in cui però è stato decisivo l’operato del VAR Gariglio e dell’arbitro Manganiello, apparsi inadeguati a un contesto del genere. Alla rete di Lasagna nel primo tempo ha risposto nella ripresa Sernicola sfruttando un pasticcio di Vicari. Di seguito le nostre pagelle BRUTTE di Cremonese-Bari. Una scelta editoriale che – ribadiamo – accompagnerà il post partita, volta a unire la critica giornalistica, a un sano umorismo. Clicca qui per rileggere le pagelle brutte di Bari-Cosenza.

Le pagelle brutte di Cremonese-Bari
La difesa
RADUNOVIC 7: Ancora quel piedone, così come contro il Frosinone il suo scarpino (si fa per dire) aveva sbarrato la porta agli avversari. Incolpevole sul gol di Sernicola, immobile sulla traversa di De Luca. In ogni caso sta prendendo sempre più sicurezza, inizia ad avvicinarsi all’impatto che ebbe Pissardo l’anno scorso. Il muro di Belgrado è finalmente tornato!
PUCINO 6.5: Pagella unica con Mantovani non per pigrizia. Oramai sono due ingranaggi consolidati dell’orologio difensivo di Longo. Stessi movimenti, stesso modo di pressare, stesso modo di “arrangiarsi” con il mestiere, stesso taglio di capelli, diverso solo l’accento (prettamente romano e napoletano). Di questo passo li vedremo provare la catapulta dei fratelli Derrick.
VICARI 6: Poche volte in difficoltà, anche perché gli avversari non indossano divise gialle. Eppure sul gol di Sernicola c’è il suo maldestro zampino, con un intervento goffo alla Sabbione che ha spiazzato Radunovic. Forse sarebbe stato giusto peccare di ignoranza e lasciare che la fisica facesse il suo lavoro, così come da capitano avrebbe dovuto “manganellare” Manganiello mettendogli più pressione.
MANTOVANI 6.5: Vedi Pucino.

Il centrocampo
OLIVERI 6: Oramai un fattore. Inamovibile del Bari di Longo, così come i panzerotti sulla tavola la sera della vigilia. Adesso in queste due settimane può trascurare un po’ la tattica e usare qualche ora di allenamento per allenare il sinistro, perché ha sciupato una chiara occasione da ottima posizione passando indietro il pallone piuttosto che tirare in porta. Longo, dopo Manganiello, ne ha avute anche per lui.
MAITA 7: Come un inutile Eevee visto lo scorso anno, usando la pietrafocaia si è evoluto in un maestoso Flareon. Da qualche partita è veloce, devastante, legnoso, maestoso e ci prova da ogni dove. Gli manca solo di usare il lanciafiamme per fare terra bruciata.
BENALI 6.5: Un po’ confusionario nei suoi primi 20 minuti, tant’è che si becca un giallo evitabile. Però poi alza il livello della prestazione ed è su ogni pallone fino al 95′, anche su Manganiello in occasione del rigore non fischiato. Ricordate il separietto Zuzek-Giorgetti? Potremmo rifarlo, con Benali e Gerrard.
DORVAL 6.5: Crescita costanze e lampante. Alle prime apparizioni venne soprannominato Marcelo per via del taglio di capelli: è ora di rispolverare il soprannome. Immaginiamo lo stato d’animo di Gazzismo nel doversi sorbire contemporaneamente il miglior Pucino e il miglior Dorval degli anni baresi.

L’attacco
FALLETTI 6: In versione trottola, gira e gira in ogni zona della trequarti, anche a centrocampo nel ruolo dove lo utilizzava Stroppa lo scorso anno. Però le trottole hanno una forma tondeggiante, infatti non punge. Strappa gli applausi del suo ex pubblico, che non capisce come sia stato possibile regalarlo al Bari dopo aver speso milioni su milioni sul mercato.
(Dal 22 s.t.) NOVAKOVICH 6: Anche per lui e Favilli voto unico e anche qui non è pigrizia. Sembrano il gigante corazzato e quello colossale di Attack on Titan. In coppia potrebbero trovare un’alchimia simile a quella dei 2 giganti, potrebbero mettere apprensione a tutte le difese avversarie. Eppure, viste le movenze si vedono solo dopo 10 minuti dal loro ingresso in campo, dando alla Cremonese la possibilità di schiacciare il Bari fino al gol.
SIBILLI 6.5: Ieri era il centenario della prima trasmissione radiofonica italiana. Gli italiani rimasero a bocca aperta ascoltando quella meraviglia per la prima volta. Lasciarli di nuovo a bocca aperta con un assist di tacco alla Ronaldinho è un bel modo per festeggiare l’evento. Esce nella ripresa a secco di benzina per Saco. La prossima volta è meglio per Longo fare il pieno.
(Dal 10 s.t.) COLI SACO 5.5: Entrato per aiutare nelle palle alte, non vince un contrasto aereo. Tira bene in diagonale, ma la palla esce di millimetri. Si prende un giallo stupido per aver mimato il VAR, nelle movenze ricorda La Cosa: il voto non può che essere insufficiente. Non è che gli mancano le sfogliatelle?
LASAGNA 6.5: Gran bel gol, con tanta dedizione e letture sempre corrette (e di domenica che c’è da sorprendersi?). La sua sostituzione lascia l’amaro in bocca, perché di solito tra l’amaro e la lasagna ci sta il secondo. Tuttavia, Longo non gli ha dato molto tempo per farlo.
(Dal 22 s.t.) FAVILLI 6.5: Vedi Novakovich. Mezzo punto in più per il rigore che si era procurato da attaccante scafato d’area di rigore. Peccato che il VAR in quel momento era su Canale 5.
LONGO 6: Il suo Bari è una meraviglia, la sua panchina non proprio. Forse è stato troppo frettoloso nei cambi, ma la squadra ha una identità tattica ben precisa che esalta i singoli spingendoli ben oltre il proprio potenziale. In questo inizio di stagione è in versione Quentin Tarantino: il meglio è nei primi 60 minuti. Speriamo di vedere anche qualche finale alla Park Chan-Wook.
View this post on Instagram