Cosa aspettarsi da Parma-Bari

Il FOCUS su Parma-Bari

Dopo l’ennesimo pareggio del suo inizio di stagione, il Bari si approccia al settimo turno di campionato (secondo infrasettimanale dopo quello contro il Cittadella) con i piedi di piombo, dovendo andare sul campo di una delle squadre più quotate per la vittoria finale del campionato. Al Tardini il Bari troverà un Parma capolista, forte dei 14 punti raccolti in 5 partite, frutto di 3 vittorie e 2 pareggi.

Parma Serie B
Copyright: Parma Calcio 1913

Il Parma è una squadra dalle mille soluzioni

Così come la formazione biancorossa, i ducali sono tra le poche squadre imbattute in questo campionato (a cui aggiungere Venezia, Modena, Südtirol e Brescia). Tuttavia, non si può dire lo stesso per la stagione 2023/24 per esteso, quantomeno per ciò che riguarda il Bari: il Galletto, infatti, ha subito l’unica battuta d’arresto stagionale nel primo turno di Coppa Italia proprio contro il gruppo di mister Fabio Pecchia. Un perentorio 0-3 da cui Di Cesare (ex di turno) e compagni avranno tratto indicazioni importanti per non cadere negli stessi errori nella sfida di campionato.

La formazione emiliana può contare su un progetto tecnico iniziato dalla scorsa stagione e su cui si è lavorato a lungo, passando attraverso errori e aggiustamenti continui. Un dato più di tutti restituisce la continua evoluzione della creatura crociata: ad un anno di distanza dal pirotecnico 2-2 che inaugurò la stagione 2022/23 di Parma e Bari, sono due i titolari rimasti (Chichizola e Bernabé), quantomeno prendendo come riferimento l’ultima sfida di campionato contro la Sampdoria. Lo stesso vale per il Bari (per cui i calciatori sono Di Cesare e Maiello): tuttavia, il Parma non offre la stessa sensazione di cantiere aperto che traspare dal Bari, ma anzi sembra poggiare su riferimenti solidi e chiari.

Nel corso dell’ultimo anno e mezzo, Pecchia ha lavorato per imporre il suo credo tattico, trasferendo alcuni dei concetti grazie al quale ha ottenuto la promozione con la Cremonese in Emilia. Il sofisticato 4-2-3-1 a trazione offensiva esalta i ducali dalla cintola in su ed espone la retroguardia a ripartenze in cui si ritrova spesso sguarnita, non ultima quella che ha portato al gol di Pedrola nella partita pareggiata contro la Sampdoria. L’anima offensiva risalta ancor di più dalle statistiche avanzate, dalla quale emerge che il Parma ha raccolto nelle prime sfide di campionato 8,7 Expected Goals (4° risultato della B finora) subendone 5,9 (10° posto nella classifica della seconda serie).

Pecchia
Copyright: Parma Calcio 1913

Da un punto di vista tattico, il Parma è una squadra abbastanza diretta. Chichizola è uno dei portieri più coinvolti nella costruzione dal basso (4° sia per passaggi che per lanci lunghi), e anche la difesa risulta essere molto coinvolta nel gioco: la manovra passa dai piedi di Osorio, che compone con Circati (marcatore del duo) la coppia di centrali difensivi; sugli esterni, Zagaritis e Coulibaly (in particolare il greco) sono una risorsa fondamentale in fase offensiva, offrendo molti palloni agli attaccanti. Alternative principali sugli esterni sono rappresentate da Del Prato (dalle caratteristiche più difensive, quasi un terzino bloccato) e da quel Gianluca Di Chiara tanto cercato dal Bari nell’ultima sessione di mercato (anch’egli dagli istinti particolarmente offensivi).

In mezzo al campo, la qualità regna sovrana: Pecchia ha proseguito nello stesso solco di Cremona, quando utilizzava due calciatori dall’altissimo tasso tecnico come Fagioli e Gaetano tra le linee per creare costanti pericoli. Nel duo davanti alla difesa Pecchia ha alternato Hernani (regista puro) Bernabé (centrocampista offensivo con libertà di alzarsi, associarsi con i compagni e cercare il tiro o il passaggio filtrante) ed Estevez (mediano maggiormente incline alla fase di contenimento ma con discrete qualità tecniche). Vertice alto di questo triangolo rovesciato è Simon Sohm, centrocampista svizzero dalle lunghe leve, molto pericoloso in progressione, dinamico e propenso agli inserimenti.

Sugli esterni, il Parma ha qualità e tante soluzioni: a destra si giocano il posto Dennis Man e Partipilo (altro ex di turno, acquistato dalla Ternana in estate); con il primo Pecchia può contare su una maggior capacità realizzativa, mentre il secondo funge da regista offensivo e rifinitore. Sulla sinistra, il titolare indiscusso è un Adrian Benedyczak in grande stato di forma, attuale vice-capocannoniere del campionato con 4 reti messe a segno; sua riserva è Valentin Mihaila, altro calciatore che può rappresentare un pericolo a partita in corso. Può occupare ogni casella della trequarti – benché prediliga la destra – Tjas Begic, fantasista prelevato quest’estate dal Vicenza.

 

View this post on Instagram

 

A post shared by Parma Calcio 1913 (@parmacalcio1913)

L’investimento più corposo di un’estate di austerity è stato quello effettuato per Antonio Colak, centravanti croato prelevato dal Rangers Glasgow per poco meno di 3 milioni di euro; un centravanti classico, molto forte di testa, con tanta esperienza europea, al quale però Pecchia ha finora preferito – vuoi per i problemi fisici del primo, vuoi per ragioni tattiche – un centravanti più veloce e di movimento come Bonny.

Il Bari dovrà essere bravo a non lasciare troppo spazio di manovra ai trequarti del Parma, creando densità e compattezza a ridosso della linea difensiva; al tempo stesso, la formazione biancorossa dovrà creare pericolosi in transizione offensiva, sfruttando l’assenza di equilibrio degli avversari in situazioni di particolare slancio offensivo.

Koutsoupias
Copyright: SSC Bari

Le possibili scelte di Mignani per Parma-Bari

La partita contro il Catanzaro ha lasciato in dote al Bari uno spunto di riflessione da cui ripartire: nella seconda frazione, il Bari ha fatto bene schierandosi con un 4-4-2 che la agevolava in ogni fase: sia nel pressing, sia in transizione offensiva che in difesa posizionale. Si potrebbe rivedere questa scelta ribadita anche contro il Parma, proprio per la necessità di inibire gli spunti dei trequartisti avversari.

Possibile la conferma di Frabotta sulla sinistra (nonostante la prestazione altalenante contro il Catanzaro); a centrocampo sicuri del posto Maiello e un Koutsoupias in grande forma, che potrebbe continuare ad essere schierato nella versione da “falso esterno” sulla destra. Il dubbio principale è se confermare Acampora accanto al regista napoletano o ripescare Maita. A sinistra, invece, viaggia verso una maglia da titolare Morachioli. In avanti si ricomporrà il duo Sibilli-Nasti, con Diaw ancora dalla panchina.

La probabile formazione
4-4-2: Brenno; Dorval, Di Cesare, Vicari, Frabotta (Ricci); Koutsoupias, Maiello, Acampora (Maita),  Morachioli; Nasti, Sibilli. All. Mignani

Diaw
Copyright: SSC Bari
By Gianluca Losito

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Post Correlati