Cosa aspettarsi da Pisa-Bari

La preview di Pisa-Bari

Dopo un finale di mercato turbolento, una trasferta a Terni deludente e una pausa per le Nazionale che sembrava non finire mai, il Bari torna in campo, e lo fa a Pisa, su un campo difficile contro un’avversaria vogliosa di riscatto.

Quella che andrà in scena domani pomeriggio all’Arena Garibaldi sarà una delle sfide più interessanti del quinto turno del campionato di Serie B, quindi per avvicinarci al meglio all’incontro vi proponiamo la consueta preview tattica, arricchita dal nostro punto di vista sulle possibili scelte di formazione di Mignani. A cura di Giovanni Fasano e Gianluca Losito.

Pisa-Bari
Copyright: PianetaBari

L’ambizione del nuovo Pisa di Aquilani

Il Pisa arriva al match contro il Bari con sensazioni contrastanti: l’esaltante vittoria nella gara d’esordio contro la Samp ha generato un entusiasmo solo in parte attenuato dalle successive sconfitte contro Parma e Modena. La squadra di Aquilani ha un potenziale importante, soprattutto nel reparto offensivo, ma è lecito pensare che, a causa dei grandi cambiamenti attuati in estate, questo rendimento altalenante possa protrarsi per un po’ di tempo.

Quella di Aquiliani è una squadra ambiziosa, con principi di gioco offensivi radicalmente opposti a quelli attuati per anni da D’Angelo e giocatori potenzialmente in grado di interpretarli al meglio. Il 4-2-3-1 è il sistema di riferimento, con le ali a garantire l’ampiezza, i terzini a supportare la manovra offensiva e un centrocampo di palleggio guidato dalla regia illuminata di Miguel Veloso e movimentato dagli strappi verticali di Valoti.

Aquilani Pisa
Copyright: Pisa Sporting Club

L’idea è quella di attaccare con tanti uomini, di combinare nello stretto e sfruttare la rapidità del pacchetto esterni per puntare la profondità. Per sfruttare la brillantezza dei giocatori che andremo poi a conoscere, l’obbiettivo è anche quello di far durare il meno possibile la fase di non possesso, con un pressing aggressivo che parte dalla prima linea d’attacco e coinvolge anche i difensori centrali.

L’uomo copertina di queste prime settimane è stato Alessandro Arena, ala destra di piede sinistro prelevato dal Gubbio per una cifra inferiore al mezzo milione. Arena è abilissimo nell’uno contro uno ma soprattutto nel calciare in porta: il gol realizzato al Ferraris, con conseguente pianto liberatorio, è il manifesto del suo talento. La sua titolarità non è mai stata in dubbio in queste prime giornate, così come quella di Marco D’Alessandro, esterno di piede destro con un cospicuo chilometraggio alle spalle, sia in Serie A che in Serie B.

La presenza di D’Alessandro garantisce elettricità ed intensità all’attacco di Aquilani, prerogative che appaiono insindacabili per l’ex centrocampista. L’unica nota stonata è il grave infortunio occorso a Matteo Tramoni, le cui caratteristiche avrebbero fornito al Pisa ulteriore creatività e brillantezza nell’ultimo terzo di campo.

Risulta meno chiara la gerarchia nel ruolo di prima punta, dove l’infortunio di Gliozzi e i continui acciacchi di Torregrossa hanno spinto la società ad investire su Jan Mlakar, attaccante sloveno con un trascorso promettente nelle giovanili della Fiorentina. L’alternativa è il sempreverde Moreo, impiegabile anche come trequartista sui generis, più dedito a legare il gioco che a finalizzarlo.

Se davanti i segnali trasmessi sembrano essere tutti (o quasi) positivi, qualche dubbio legato alla tenuta difensiva permane. Escluso Canestrelli, che dopo una stagione deludente tra Pisa e Como sembra essere tornato ai livelli di Crotone, Aquilani può contare su un reparto non propriamente adatto alle sue richieste. Nello specifico, Hermansson e Leverbe hanno già dimostrato di non avere la tenuta atletica per reggere lunghe fasi di gara con 50 metri di campo alle spalle, e lo stesso discorso vale per il rientrante Caracciolo.

A tal proposito, sarà interessante vedere la conformazione dell’attacco scelto da Mignani, che al fianco di Nasti ha diverse soluzioni da poter sperimentare.

Nasti
Copyright: SSC Bari

Le possibili scelte di Mignani per Pisa-Bari

Prima partita dopo la pausa nazionali significa anche prima occasione in cui Mignani ha potuto lavorare con la squadra a pieno regime (ad eccezione di Diaw e Nasti) nella sua forma definitiva. Per questo motivo, è plausibile aspettarsi diverse novità nell’undici titolare che affronterà il Pisa.

Confermato Brenno in porta, la difesa è pressoché certa per tre su quattro: Dorval, Zuzek (favorito su un Di Cesare a mezzo servizio) e Vicari comporranno la linea difensiva assieme ad uno tra Frabotta e Ricci. Il terzino cresciuto tra Bologna e Juventus è in crescita, come dichiarato da Mignani in conferenza, ma non è scontato un suo impiego fin da subito: possibile che il coach genovese rimanga sull’usato sicuro e propenda ancora per Ricci, vista anche la spinta esterna dei toscani che potrebbe mettere in difficoltà un giocatore fisicamente non al meglio.

In mezzo al campo Maiello è l’unico sicuro del posto. Ai suoi lati, sono addirittura in cinque per due posti: Acampora, Benali, Edjouma, Koutsoupias e Maita. I favoriti sulla carta sono i due ex Benevento, ma è possibile ipotizzare la presenza di Benali dal 1′ per avere un calciatore in più capace di resistere alla pressione indemoniata del Pisa di Aquilani. Per Acampora, anch’egli arrivato da poco, più facile pensare a una mezz’ora nella seconda frazione.

Ricci Benali allenamento
Copyright: PianetaBari

Scelte quasi obbligate nel terzetto offensivo: Aramu è pronto per giocare a destra (sebbene non sia fisicamente al top come detto da Mignani questa mattina) ed è insidiato da Morachioli, Nasti deve fare gli straordinari in mezzo, Sibilli è già fondamentale a sinistra. Dalla panchina il brio di Achik e forse dell’ex Renate per scombussolare la difesa del Pisa nell’ultimo tronco di partita.

La probabile formazione:
4-3-3: Brenno; Dorval, Zuzek, Vicari, Ricci; Koutsoupias, Maiello, Benali (Acampora); Aramu (Morachioli), Nasti, Sibilli. All. Mignani

By Giovanni Fasano

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