Dodicesimo pareggio stagionale per il Bari che non va oltre l’1-1 contro il Cesena (clicca qui per leggere le nostre pagelle BRUTTE). Un pareggio che lascia inevitabilmente l’amaro in bocca per come è arrivato, con una situazione di vantaggio di risultato e numerico, con gli avversari con un uomo in meno per oltre un’ora. Nulla di nuovo, insomma.

A Cesena subita la settima rimonta stagionale
A rendere ancora più bruciante e per certi versi preoccupante quanto visto nella trasferta emiliana sono i numeri dei biancorossi da situazioni di vantaggio. Complessivamente, questa è la settima partita stagionale in cui i galletti non sono stati in grado di gestire una situazione di vantaggio. Al netto di un paio di circostanze sfortunate, come ad esempio il pareggio rimediato col Cosenza con l’uomo in meno o la trasferta di Cremona con il noto episodio del mancato calcio di rigore concesso ai biancorossi, sono diverse le circostanze in cui i biancorossi hanno peccato di maturità.
La prima situazione di rimonta subita è quella col Modena, in cui i biancorossi persero la partita dopo essere stati in vantaggio ad inizio gara con Novakovich. Circostanza poi ripetuta col Catanzaro, in cui Maita e soci furono autori di una prestazione a due facce: brillanti ed efficaci nel primo tempo quanto inefficienti nella ripresa. Una costante ripetuta anche nella rimonta horror subita contro la Reggiana, quando il Bari gettò al vento una vittoria praticamente certa nel giro di poco nei minuti finali. Da menzionare anche la quasi rimonta subita col Cittadella, quando i biancorossi stavano per sprecare una situazione di 3 gol di vantaggio nella ripresa del match. Significativa anche quella di una settimana col Brescia, con gli ospiti per due volte bravi nel recuperare il solito sprecone.

Il Bari non sa vincere con l’uomo in più
La sensazione avuta contro il Cesena è di una squadra che ad un certo punto della partita si sia specchiata e accontentata di gestire il risultato, contro un avversario piuttosto in difficoltà ed incapace di costruire il minimo pericolo dalle parti di Radunovic, prima del momento dei cambi. Se nel Cesena si può parlare di impatto positivo per quanto riguarda ad esempio l’ingresso di Kargbo, non si può dire altrettanto per le seconde linee biancorosse, spesso carenti rispetto al livello offerto dai titolatissimi di Longo.
Cesena diventa dunque la quarta partita del campionato in cui i biancorossi non riescono ad approfittare di una situazione di vantaggio numerico, con la squadra di casa rimasta con un uomo in meno a seguito dell’espulsione di Calò nel corso del primo tempo. Non è la prima volta in cui il Bari ha beneficiato dell’uomo in più, con i precedenti di Sassuolo, Sampdoria e Reggiana. Eppure, in nessuna di queste circostanze gli uomini di Longo hanno raccolto una vittoria, sintomo di evidenti limiti strutturali che non possono lasciare indifferente l’area tecnica, chiamata a trovare in quest’ultima fase di calciomercato le contromisure necessarie per innalzare il tasso tecnico (e non solo) della squadra.
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