Castrovilli: “Siamo preoccupati, qualcuno sta sentendo di più la piazza. Siamo forti, tifosi fin troppo buoni”

Le parole di Castrovilli

Il Bari è in piena crisi, ma non ci saranno ribaltoni: malgrado l’ennesimo ko in campionato, Caserta è stato confermato e la squadra andrà in ritiro a Castel di Sangro in Abruzzo. Di questo e di molto altro ne ha parlato Gaetano Castrovilli in un’intervista ai microfoni di RadioBari. Di seguito le sue parole.

Castrovilli
Copyright: SSC Bari

L’intervista a Castrovilli

Dall’alto della sua esperienza, l’ex Viola ha parlato del momento complicato: «La scelta del ritiro è più per ritrovarci mentalmente. Come si è visto a Reggio, dopo un primo tempo fatto bene dove potevi stare 2-0, ci siamo annullati dopo l’espulsione. La fortuna è che siamo ancora all’inizio, le cose si possono mettere a posto. Noi siamo forti, ma ci stanno mancando alcune cose. Questa è una piazza esigente e forse qualcuno lo sta sentando di più degli altri. Sbagliamo anche le cose semplici come i passaggi e per questo dobbiamo ritrovarci».

Ancora Castovilli: «Io ci tengo in una maniera incredibile a questa squadra, sta mancando l’atteggiamento in questo momento. Quando un compagno sbaglia ci sono altri 10 che devono mettere una pezza. Chi entra ci deve dare una grossa mano, credo sia tutto un fatto mentale. Ciascuno di noi deve far uscire le proprie qualità mentali. Io in allenamento vedo tanti giocatori davvero forti, ma non stiamo rendendo in campo. Noi non siamo presuntuosi, anzi quella ti aiuta. Convincere te stesso di essere forti ti fa rendere di più».

Come venirne fuori: «Siamo preoccupati anche noi. È il momento di pensare partita dopo partita, ne abbiamo parlato perché ciascuno di noi deve dare qualcosa in più. Sicuramente dobbiamo migliorare anche la fase difensiva visto il numero di gol presi. Io stesso devo essere più egoista in campo, è un difetto che ho quello che tiro poco. Io sicuramente non vedo l’ora di segnare con questa maglia».

Castrovilli è tornato sulla scelta estiva: «È stata una mia scelta, sono un tifoso sfegatato del Bari. Avevo bisogno di una città che mi aiutasse, oltre ad avere un debito con mio nonno. Per lui il Bari era sopra ogni cosa. Io penso che ognuno di noi ha il proprio percorso e le proprie difficoltà. Bisogna imparare a reagire, mai arrendersi, accettare e superare i momenti negativi. Finora il tifoso del Bari è stato fin troppo buono, sta a noi giocatori dare loro qualcosa in più».

By Claudio Mele

Ho un assegno di ricerca in matematica, sono anche un insegnante di matematica e fisica. Nel tempo libero faccio il giornalista (con scarsi risultati)

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