In attesa di vederlo all’opera da questo pomeriggio, cominciano a delinearsi le idee e i principi di gioco presenti nella mente del nuovo allenatore dei biancorossi Fabio Caserta. La stagione in arrivo per i pugliesi si prospetta essere ricca di novità , oltre alle numerose operazioni attese in entrata, anche per quanto riguarda l’assetto tattico idealizzato dall’intera area tecnica.

Cosa chiederà Caserta al nuovo Bari
Sull’impianto tattico in mente per la prossima stagione si è espresso Caserta in conferenza stampa: «Cercheremo di portare giocatori con entusiasmo, che abbiano la mia stessa voglia. Voglio una squadra aggressiva, che non subisca l’avversario e comandi il gioco. Tatticamente vogliamo esprimerci con più sistemi di gioco, perché quello conta fino a un certo punto. Deve cambiare tanto, il sistema, serve un calcio propositivo e aggressivo. Stiamo costruendo sul 4-3-3 o 4-2-3-1».
L’utilizzo di uno schema che adotti la difesa a 4 sarebbe un ritorno sia per Caserta che per il Bari. Il neo-tecnico biancorosso aveva infatti abbracciato l’utilizzo del 3-5-2 nel suo ultimo anno a Catanzaro, andando in contrasto con quanto visto nelle sue precedenti esperienze. Allo stesso tempo, anche per i biancorossi sarebbe un ritorno della difesa a 4, dopo l’ultima stagione passata a 3 con Moreno Longo. L’ultimo ad utilizzare lo schieramento a 4 fu Mignani, prima dei vari avvicendamenti di due campionati fa.
Come spiegato in questo approfondimento proprio sul nuovo tecnico dei galletti (clicca qui per leggere l’analisi completa), uno dei punti che è lecito attendersi riguarda proprio la capacità della squadra di orchestrare un possesso palla efficiente e ragionato, a partire dalla costruzione dal basso. In tal senso, sarà importante delineare un quadro tecnico quanto più allineato possibile con le sue idee, compito a cui sono chiamati da settimane il duo Magalini-Di Cesare già all’opera con diverse operazioni già concluse e da concludere.
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