Bari e Benevento: 4 inquietanti analogie. Stagioni simili, il finale può essere diverso

Il FOCUS su Bari e Benevento

Giunti a metà aprile, la stagione del Bari si può ritener a tutti gli effetti fallimentare. Con appena 35 punti in classifica, i biancorossi sono in piena zona playout a pari punti con lo Spezia. Dopo aver toccato il cielo con un dito, la compagine pugliese non ha saputo ripetere quanto di buono fatto nella scorsa stagione inanellando solo disastri. Se ci si sofferma a pensare, vien quasi naturale associare il Bari 2023/2024 al Benevento 2022/2023. I sanniti chiusero al ventesimo posto retrocedendo malamente dopo aver sbagliato qualsiasi scelta dentro e fuori dal campo. Quattro (almeno) le similitudini tra le due squadre, con la speranza che il destino dei biancorossi sia diverso rispetto a quello toccato ai campani soltanto un anno fa. Il tempo per sparare le ultime cartucce c’è.

Cannavaro
Copyright: Benevento/OttoPagine

Bari, Benevento e i 4 allenatori

Dopo l’esonero di Iachini, il Bari vedrà sedere sulla propria panchina il quarto allenatore di questa stagione. Il mister della Primavera Giampaolo (insieme a Di Bari) sarà l’ultimo dopo Mignani, Marino e Iachini. Anche i campani, nella passata stagione, alternarono ben quattro tecnici. I sanniti partirono con Caserta per poi esonerarlo alla sesta giornata. Per provare a risollevare la stagione venne scelto Fabio Cannavaro, tuttavia l’ex campione del mondo andò via dopo aver collezionato scarsi risultati. Il terzo allenatore fu Roberto Stellone, dimessosi dopo appena otto giornate. L’ultimo dei quattro fu Agostinelli, con il quale arrivò la matematica retrocessione.

Mignani Bari De Laurentiis
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Obiettivo playoff, realtà zona retrocessione

Nella stagione della conferma, Bari e Benevento sono partiti col mirino ai playoff. Un obiettivo dato quasi per scontato in entrambi gli ambienti, soprattuto nella tifoseria barese, vogliosa di riprendersi ciò che Pavoletti aveva tolto la sera dell’11 giugno. Invece i campani e i pugliesi hanno totalmente deluso le aspettative. Dopo aver toccato il cielo con un dito, il Bari per bocca di Luigi De Laurentiis in estate e più volte durante l’anno voleva replicare quanto avvenuto pochi mesi fa, finendo oggi nel baratro della zona playout. A Benevento, dopo aver raggiunto la semifinale playoff con Caserta nel 2022, si puntava a far ancor meglio migliorando il settimo posto dell’annata precedente. Le due squadre son crollate sotto il peso della Serie B, dopo aver sbagliato qualsiasi cosa. Scelte errate sul mercato, decisioni troppo avventate e fior di milioni letteralmente sperperati.

Di Cesare Matino Bari
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Colangiuli e Carfora, due giovanissimi per Bari e Benevento

A Benevento Carfora, a Bari Colangiuli. In entrambi i contesti, nei momenti più difficili, si è scelto di lanciare una giovane promessa del settore giovanile per dar vitalità a squadre sfibrate e sature. Lorenzo Carfora, classe 2006, fece il suo esordio il 1 marzo 2023 nella sconfitta casalinga contro il SudTirol. Subito impressionò tutti per la sua classe nello stretto e per la sua grinta contro difensori esperti e furbi. Proprio nella gara contro il Bari, due settimane dopo, arrivò il suo esordio dal primo minuto. Colangiuli, a differenza del giocatore del Benevento, non ha ancora esordito da titolare, disputando appena 56′ con la prima squadra. Giampaolo lo conosce bene, il talentino barese avrà le sue possibilità. Il ragazzo napoletano, con i suoi guizzi, non ha salvato il Benevento. In entrambi i casi la loro presenza, seppur giustificata dall’alto valore e potenziale, è anche motivata dall’estrema pochezza dei titolari scesi in campo per tutto l’arco del campionato.

Colangiuli
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Quanta fatica in attacco!

Altro elemento di congiunzione tra Benevento e Bari è lo scarsissimo feeling con la rete. Nella scorsa stagione i sanniti sono stati il secondo peggior attacco della Serie B con appena 33 gol fatti, peggio solo il Cosenza con 30. Quest’anno il Bari è il terzo peggior attacco del campionato con 32 gol, con Lecco e Spezia a seguire con 31. Numeri motivati dal fatto che le due squadre non hanno mai avuto una vera prima punta su cui far riferimento. Il Bari di questa stagione si è affidato totalmente a Giuseppe Sibilli,  seppur ci si aspettasse gol da Diaw, Puscas, Nasti e Menez, mentre il Benevento si aggrappò all’estro di trequartisti ed esterni, vittima dell’astinenza alla rete di Forte, Simy, Farias e La Gumina. Per qualsiasi obiettivo, dalla salvezza ai playoff, bisogna far gol.

Sibilli
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By Domenico Farella

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