Al termine dell’ottava giornata, il Bari si trova in un momento di difficoltà totale, in piena zona playout con soli 6 punti raccolti in 8 gare, appena 8 gol realizzati e ben 15 subiti. La squadra pugliese ha il quarto peggior attacco di tutta la categoria, visto che hanno fatto peggio solo Spezia, Mantova (prossimo avversario dei biancorossi) e Catanzaro. A fotografare ulteriormente l’attacco abulico, un dato: il 50% delle reti del Bari sono arrivare da Gabriele Moncini.

Bari Moncini dipendente
Degli 8 gol realizzati dalla squadra biancorossa, esattamente la metà sono del capoccannoniere del Bari Gabriele Moncini, di cui uno su rigore. Un dato che fa pensare ad una vera e propria dipendenza dal numero 11, visto che senza di lui si segna difficilmente. Le reti di Cerri e Gytkjaer, i suoi alter ego, sono stati infatti più un fuoco di paglia che altro.
Per il classe 1996 è comunque un dato eccellente, che lo vede autore di uno dei migliori avvii di stagione della sua carriera. Nella penultima gara contro il Padova l’ex Brescia ha trasformato l’ottavo rigore sugli otto calciati in carriera in Serie B. Dall’aprile 2019 (sua prima rete dal dischetto nel torneo), soltanto Mattia Valoti (9/9) e Daniele Casiraghi (16/16) ne contano di più tra i giocatori che vantano il 100% di marcature dagli 11 metri nella competizione.
Al di là della precisione dal dischetto, Moncini si sta dimostrando un punto di riferimento e una bocca da fuoco che poche volte si era vista negli ultimi anni a Bari. A testimoniarlo la proiezione finale, che lo vedrebbe chiudere a 19 reti se continuasse su questo ritmo. L’ultimo a riuscirci fu un certo Walid Cheddira.