Con 15 reti incassate in appena 8 giornate, il Bari ha la seconda peggior difesa del campionato, dietro solo al Pescara, che ha già subito 16 gol. Un dato allarmante che certifica l’ennesima disfatta difensiva, culminata nel 3-1 subito a Reggio Emilia contro la Reggiana. La squadra di Caserta continua a mostrare fragilità strutturali, soprattutto nella gestione degli spazi e nelle transizioni. A Reggio, dopo il vantaggio firmato da Moncini, i biancorossi si sono sciolti: prima il pareggio di Tavsan, poi l’espulsione di Nikolaou e infine le reti di Bozzolan e Lambourde hanno completato la rimonta granata.

Il Bari, una difesa che fa acqua
Il Bari ha subito gol in tutte le ultime otto partite, e in trasferta ha incassato 12 reti in cinque gare, con una media di 2.5 gol subiti a partita fuori casa. Il reparto arretrato, che in estate ha visto l’arrivo di Nikolaou, Kassama, Burgio, Dickmann e Meroni, non ha mai trovato equilibrio. Errori individuali, mancanza di copertura e poca protezione da parte del centrocampo hanno reso la difesa vulnerabile contro qualsiasi avversario.
Il dato è ancora più preoccupante se confrontato con le altre squadre: il Bari è uno dei pochi club della Serie B ad aver già superato quota 15 gol subiti. Persino le neopromosse come Entella e Padova hanno fatto meglio in termini di tenuta difensiva. Caserta ha provato a cambiare interpreti e modulo, passando dal 4-3-3 al 3-4-2-1, ma i risultati non sono arrivati. L’espulsione di Nikolaou contro la Reggiana è solo l’ultimo episodio di una lunga serie di blackout difensivi che stanno compromettendo la stagione e su cui Caserta si dovrà interrogare in questi giorni di ritiro.