Longo: “C’è rammarico, giocare per difendersi non è la mia filosofia. I cambi? Coli Saco e Obaretin dentro per i centimetri”

L'intervista a Longo dopo Bari-Cosenza

Si ferma la striscia di vittorie consecutive del Bari: la formazione biancorossa, rimasta in dieci a seguito dell’espulsione di Lella, è stata fermata sull’1-1 dal Cosenza al termine di una gara in cui comunque erano stati i galletti a farsi preferire per larghi tratti. Nella consueta intervista rilasciata ai microfoni di RadioBari dopo il fischio finale, il tecnico Moreno Longo ha commentato così la prova dei suoi.

Longo
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L’intervista a Longo

Di seguito l’intervista rilasciata da Moreno Longo: «C’è rammarico perché meritavamo la vittoria. È stata commessa l’ingenuità di lasciare al VAR la possibilità di decidere, il giocatore del Cosenza ha accentuato buttandosi a terra ridendo, vieni punito al solo gesto. Dispiace perché ho visto la squadra approcciare bene la partita e fare una buona prova, nella seconda parte del primo tempo siamo stati un po’ più sporchi. Una volta rimasti in dieci abbiamo avuto il coraggio non solo per difenderci ma per provare a chiuderla».

Il tecnico si è soffermato anche sui cambi: «Sono sincero, se non avessi visto che Maita lamentava crampi non l’avrei tolto, stava facendo una partita eccezionale. Abbiamo provato a mettere forze fresche, alzando i centimetri con Obaretin e Coli Saco, che è stato sfortunato nell’essere colpito da quella palla. Favilli o Novakovich ci avrebbero permesso di respirare, ma con Lasagna volevamo attaccare la profondità. Non è nella mia filosofia difenderci e basta, il calcio è propositività».

Longo ha proseguito: «Da allenatore ringrazio lo stadio, si è acceso una volta rimasti in dieci. Ci ha spinto e permesso di fare quel tipo di partita, poi oggi avrei preferito vincere, ma la prestazione conta tantissimo, non mi accontenterei mai di una squadra che specula e vince 1-0. Sono contento di vedere un gruppo coeso, che ha coraggio».

 

By Raffaele Digirolamo

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