Caserta: “Siamo stati veramente bravi. Applausi? I baresi intelligenti, quando dai tutto ti ricompensano”

Le parole di Caserta

Terminata la sfida del San Nicola tra Bari e Cesena, vinta 1-0 dai pugliesi, mister Fabio Caserta ha parlato della gara ai giornalisti presenti in conferenza stampa. Di seguito le sue dichiarazioni, clicca qui per leggere la cronaca del match.

Caserta
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La conferenza stampa di Caserta dopo Bari-Cesena

L’analisi del tecnico: «La differenza fra il primo e il secondo tempo è stata che mentre nel primo abbiamo cercato di contenere l’avversario perché hanno vinto cinque trasferte su sei, sono ben allenati da una persona che stimo tanto. Detto questo, sapevamo le difficoltà che avremmo incontrato. Nel secondo tempo ho deciso di cambiare sistema di gioco, con un attaccante e trequartista per limitare il loro play ma essere più incisivi davanti. Abbiamo fatto un’ottima azione, al di là del cross e del gol, ho chiesto di costruire da un lato e andare poi dall’altra parte. L’abbiamo fatto bene, sono contento della prestazione, nel secondo tempo meglio rispetto al primo».

Caserta prosegue: «Venivamo da un momento non facile. I ragazzi sono stati veramente bravi, faccio i complimenti. Ora non possiamo stare tranquilli, nelle ultime sei abbiamo fatto tre vittorie, due pareggi e una sconfitta, ma siamo all’inizio e c’è tanta strada da fare. In B appena abbassi l’attenzione ti ritrovi di nuovo in difficoltà, non dobbiamo guardare la classifica ora, si vede poco il reale valore delle squadre. Ora conta il sacrificio, cercare di limitare le cose negative, ma rispetto alla partita precedente ho visto una crescita da parte della squadra».

Sulla tattica: «Dal punto di vista tattico la squadra si è trovata meglio con il 3-4-1-2, prima ho provato a mettere Castrovilli tra le linee poi Partipilo. Con due attaccanti volevo mettere in difficoltà i tre difensori, con giocatori più offensivi rispetto a prima. Riempiendo l’area abbiamo messo tanti uomini in area per cercare il cross, è una soluzione su cui lavoriamo e che può essere importante. Con il doppio play poi c’era più palleggio. Durante la settimana cerchiamo di lavorare sotto tutti gli aspetti, difensivi, offensivi, nelle transizioni. Oggi non dovevi concedere spazio in profondità, è una squadra che se gli concedi spazio fa male. I ragazzi sono stati bravi nella lettura del match.».

Sul peso della vittoria: «Se metti due attaccanti dai un segnale chiaro alla squadra, devono crederci soprattutto i ragazzi. Puoi concedere ma con quel modulo copri bene il campo, mi auguro che nella testa dei ragazzi subentri quella determinazione e il coraggio per fare capire che ci sono le qualità per potersela giocare. Ha un sapore diverso rispetto al Mantova, eravamo usciti fra i fischi mentre oggi tra gli applausi. La gente di Bari è intelligente per valutare la partita, oggi hanno visto una prestazione giocata come vogliamo noi, da questo dobbiamo ripartire. I tifosi hanno dimostrato che quando dai tutto e lotti esci fra gli applausi. La gente dalla nostra possiamo portarla solo attraverso queste prestazioni».

Su Castrovilli: «Se guardiamo gli ultimi due anni, finalmente solo ora ha continuità. È chiaro che così si alternano prestazioni importanti ad altre non eccellenti, a livello qualitativo è di categoria superiore. Se fai un tipo di calcio in cui stai più basso magari lo penalizzi, ma si sta mettendo a disposizione. Bisogna avere un po’ di pazienza, sono convinto che tirerà fuori quello che conosciamo».

La chiosa finale dI Caserta: «La continuità te la dà solo il lavoro, c’è sempre qualcosa che non va. Avremmo sempre cose da correggere, nel calcio i particolari fanno la differenza. Il calcio ha tante variabili, devi essere pronto a saperle leggere limitare l’avversario. Questa squadra ha delle potenzialità enormi, i ragazzi devono capire questo. Non dobbiamo specchiarci, siamo ancora all’inizio, dobbiamo lavorare sui dettagli».

By Claudio Mele

Ho un assegno di ricerca in matematica, sono anche un insegnante di matematica e fisica. Nel tempo libero faccio il giornalista (con scarsi risultati)

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