Il Bari ha bisogno di risposte, non solo da chi sta trascinando la squadra, ma anche da chi finora è rimasto sotto traccia. Alcuni giocatori, per curriculum e potenziale, sono chiamati a dare molto di più. Da Partipilo a tre giovanissimi della rosa: ecco i quattro nomi che il Bari aspetta.

Riccardo Burgio, il terzino da scoprire
Arrivato a settembre dal Potenza, Burgio è stato uno degli ultimi innesti estivi. Terzino sinistro classe 2001, cresciuto nei vivai di Inter e Atalanta, ha mostrato buone cose in Serie C ma deve ancora imporsi in cadetteria. Finora ha collezionato 4 presenze, di cui due da titolare con Entella e Padova, ma non ha ancora trovato continuità. Caserta lo ha utilizzato a intermittenza, e il Bari lo aspetta per dare profondità e alternative sulla fascia sinistra.

Emanuele Rao, talento da plasmare
Arrivato in prestito dal Napoli, Rao è uno dei profili più giovani della rosa. Attaccante esterno classe 2004, ha giocato poco finora (solamente 230 minuti) ma è considerato un investimento per il futuro. Dopo un buon precampionato, è rimasto ai margini nelle prime giornate. Caserta lo ha inserito gradualmente facendolo entrare nel secondo tempo, solamente nella gara contro il Padova è partito titolare ma il Bari lo aspetta per capire se può davvero essere utile già in questa stagione. Le qualità ci sono, ma serve concretezza e forse maggiore attitudine.

Anthony Partipilo, ritorno ancora opaco
Tornato a Bari in prestito dal Parma, Partipilo era uno dei nomi più attesi. Ala mancina, barese di nascita, ha sempre sognato di indossare la maglia biancorossa. Tuttavia finora il suo impatto è stato deludente: 7 presenze e 0 gol, con poche giocate incisive e una condizione fisica non ottimale. Caserta lo ha schierato spesso, ma il rendimento resta sotto le aspettative. Il Bari lo aspetta, perché ha bisogno della sua fantasia e del suo dribbling.

Leonardo Cerri, il gigante ancora spento
Arrivato per dare peso e alternative in attacco, Cerri finora è rimasto ai margini. Solo 5 presenze da subentrato e pochi minuti in campo. L’ex Juve ha le caratteristiche per essere un riferimento offensivo, ma deve ritrovare condizione e fiducia. Il Bari lo aspetta, perché la stagione è lunga e servono alternative credibili a Moncini e Gytkjær. Ma per ora, il suo contributo è stato nullo al di là del gol che ha salvato la panchina a Caserta col Padova.

