Il calendario propone una sfida dal sapore speciale: Vincenzo Vivarini e Giuseppe Magalini tornano ad affrontare il Catanzaro, la squadra con cui hanno scritto alcune delle pagine più luminose della storia recente giallorossa. Una partita che va oltre i tre punti, perché mette di fronte un passato glorioso e un presente che chiede risposte immediate.
Il ciclo d’oro a Catanzaro: numeri e trofei di Vivarini e Magalini
Il triennio vissuto da Vivarini in Calabria è stato semplicemente storico. Secondo i dati, il tecnico abruzzese ha collezionato 114 panchine, diventando il quarto allenatore più presente nella storia del club, con 67 vittorie che rappresentano il record assoluto nella storia giallorossa, oltre a 23 pareggi e 24 sconfitte. Con Magalini arrivato nell’estate 2022, il binomio tecnico–direttore sportivo ha costruito un progetto dominante che ha portato alla promozione in Serie B con 96 punti, uno dei migliori campionati di sempre, alla conquista della Supercoppa di Serie C e a una stagione da neopromossa in B chiusa con la qualificazione ai playoff e un calcio tra i più apprezzati della categoria. Un ciclo che ha trasformato Catanzaro in una realtà solida, spettacolare e riconosciuta a livello nazionale.
Il Catanzaro arriva alla sfida in un buon momento: nelle ultime settimane ha ottenuto vittorie pesanti contro Modena e Avellino, mostrando continuità e solidità. La squadra di Vivarini oggi è un ricordo: i giallorossi hanno cambiato guida tecnica e identità, ma restano competitivi e in piena corsa per la parte alta della classifica. Il Bari, invece, vive una stagione complicata. L’arrivo di Vivarini ha portato entusiasmo, ma la squadra è ancora alla ricerca di equilibrio e risultati. La sfida contro il Catanzaro diventa quindi un crocevia, un test di maturità e un’occasione per misurare la crescita del nuovo corso.
Per Vivarini e Magalini non sarà una gara come le altre. Tornano ad affrontare una piazza che li ha amati, sostenuti e celebrati, una piazza con cui hanno condiviso record, trionfi e un’identità di gioco riconoscibile. Ora, però, saranno avversari. E al San Nicola andrà in scena una sfida che intreccia passato e presente, emozioni e ambizioni, ricordi e necessità di punti.
