Vivarini: “Possiamo migliorare e arrivare a giocare bene. Non ho toccato la fase offensiva”

Le parole di Vivarini

Al termine dello 0-0 dello stadio Menti tra la Juve Stabia e il Bari, mister Vincenzo Vivarini ha parlato della prestazione e del suo primo punto sulla panchina biancorossa all’interno della zona mista ai microfoni di RadioBari. Di seguito le sue parole, clicca qui per leggere la cronaca del match.

Vivarini
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Le parole di Vivarini

Le parole del mister: «Fare punti qui non è facile, loro sono bravi in tutte le fasi di gioco, anche il Monza ha fatto fatica. La cosa importante è la prestazione, noi abbiamo lavorato sul blocco squadra, sull’avere uno spirito battagliero, di sacrificio. Sono convinto che si andrà poi a giocare anche bene. C’è da migliorare tantissimo, conosco molto bene l’organizzazione della Juve Stabia, se venivi qua senza essere attento come nel primo tempo sarebbero arrivati in porta. I ragazzi hanno applicato con attenzione dei dettami, siamo stati un po’ troppo contratti in avvio, poi abbiamo preso più consapevolezza».

Il tecnico ha proseguito: «Sapete perché dico che possiamo migliorare? Ho visto degli sprazzi di possesso, i mediani creavano superiorità numerica, sono le prime avvisaglie delle cose che dobbiamo fare. Chiaro che la fase di sviluppo non l’ho toccata, poi c’è solo da migliorare. Il mercato? Ci sono problemi diversi, ma da qui al mercato mancano tante partite, tralaltro da qui a lunedì con pochi allenamenti. Ora serve fare più punti possibili, ci sono tutti i presupposti per poter lavorare anche a gennaio, ma in questo momento pensiamo al campo e concentriamoci su quello».

Sul modo di interpretare la partita: «Abbiamo avuto un atteggiamento di attesa, dovevamo stare più alti possibili. La linea difensiva deve saper risalire più velocemente, su questo ci stiamo lavorando, si è visto ma in certe situazioni ci siamo abbassati troppo. In questo momento non potevamo aggredire gli avversari, potevamo sembrare un po’ timorosi ma è l’atteggiamento che ci voleva contro questa squadra, che dà il meglio di sé quando viene pressa. Oggi nel secondo tempo, nel momento in cui Pagano e Castrovilli stavano prendendo le posizioni giuste, gli ho dovuti cambiare perché erano stanchi. La squadra lo deve guardare, sono tutti concetti che ho iniziato a dire loro ma su cui ora bisogna lavorare

By Domenico Farella

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