Dopo settimane di allarmi sulla tenuta difensiva, il Bari rialza la testa: due clean sheet consecutivi, contro Mantova (1-0) e Cesena (0-0), segnano una svolta nel percorso biancorosso. L’ultima volta che il Bari aveva mantenuto la porta inviolata per due gare di fila risale a gennaio 2025, quando la squadra allora guidata da Moreno Longo vinse 2-0 contro lo Spezia al San Nicola e poi pareggiò 0-0 con la Reggiana.

Bari, difesa ritrovata: numeri e segnali
La squadra di Caserta, reduce da 15 gol subiti nelle prime 10 giornate, ha finalmente trovato compattezza. Merito anche di Michele Cerofolini, protagonista assoluto tra i pali: contro il Mantova ha salvato il risultato con due interventi decisivi, mentre contro il Cesena ha gestito con sicurezza una gara più bloccata, senza sbavature, mettendo il solito marchio su un fendente di Shpendi nel primo tempo.
In generale, contro il Mantova il Bari ha offerto una prestazione sofferta ma efficace, con Cerofolini decisivo e un reparto difensivo più attento nelle letture. Col Cesena, invece, la partita è stata più ordinata: Nikolaou è rientrato e la squadra ha corso pochi rischi, grazie anche a un buon lavoro di filtro a centrocampo.
Dopo un avvio di stagione segnato da errori individuali, rotazioni forzate e squalifiche, il Bari sembra aver ritrovato un minimo di equilibrio. La difesa non è ancora granitica, ma il trend è incoraggiante: zero gol subiti nelle ultime due gare, contro avversari insidiosi e in un contesto di forte pressione.
Dopo settimane di analisi sulla “difesa disastrosa”, il Bari può finalmente voltare pagina. La squadra ha ritrovato equilibrio, e la porta inviolata è il primo passo per costruire fiducia e risultati. Con lo Spezia venerdì sera in emergenza, Caserta sa che la tenuta difensiva sarà decisiva per risalire la classifica.
