Tutto quasi pronto per l’avvio della nuova stagione, con il Bari di Caserta atteso domenica sera a San Siro contro il Milan. Un palcoscenico favoloso per Pagano e soci, contro un avversario estremamente più forte e voglioso di iniziare al meglio la nuova annata. Il calcio, però, spesso lascia spazio a diverse sorprese. Quest’oggi il tecnico dei galletti è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport a firma Franco Cirici, facendo un bilancio di questo primo mese in biancorosso in vista del match coi rossoneri.

Le parole del tecnico del Bari Caserta
«Con tutto il rispetto per le squadre che ho allenato in passato – confessa Caserta – credo che il Bari sia il punto più alto della mia carriera. Per la storia del club, il calore e le esigenze del pubblico, per il San Nicola. A prescindere dalla categoria di appartenenza, Bari è una delle piazze più importanti d’Italia».
Gli obiettivi del Bari: «Ogni giorno mi sveglio desiderando la Serie A. Ora ho un solo obiettivo: un grande campionato con il mio Bari. Voglio un gruppo solido, unito. Che faccia tornare l’entusiasmo in una piazza affamata di calcio. Ma riesca a riempire lo stadio, solo attraverso fatti e prestazioni».
La chiosa di Caserta è sugli investimenti del Bari: «Il Palermo è fuori categoria, il Bari e le altre cercano di fare gli investimenti giusti. Ma, ne sono convinto, non sempre vince chi spende di più. Due anni fa il Bari non ha speso vagonate di soldi, eppure sfiorò la promozione di un nulla».
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Mr pensa a riempire le TANTE caselle vuote dell’organico, altrimenti rischi di fare la fine di Mignani, Longo ,ecc